Il Questore di Roma, Nicolo’ D’Angelo, depone una corona di alloro in occasione del 40° anniversario della morte
E'stata deposta questa mattina all'interno del Commissariato Esposizione dal Questore di Roma Nicolò D'Angelo - a nome del Capo della Polizia di Stato Prefetto Alessandro Pansa, direttore Generale della Pubblica Sicurezza - una corona d'alloro in ricordo del 40° anniversario della morte del dr. Pietro Scrofana, morto in servizio il 25 febbraio 1975 per un malore nel corso di una manifestazione in Piazzale Clodio.
Nel corso della commemorazione, a cui hanno partecipato i familiari e numerosi colleghi, il Questore, oltre a sottolineare il valore e l'impegno costante delle forze di Polizia nel contrasto alla criminalità ed alla tutela dell'ordine pubblico nel corso delle manifestazioni, ha ricordato l'operato del dr. Pietro Scrofana.
Nato a Riposto in provincia di Catania il 14 dicembre 1936, dopo aver conseguito la Laurea in Giurisprudenza entra in Polizia mediante pubblico concorso nel 1965, con prima assegnazione alla Questura di Agrigento, dove presta servizio per circa due anni.
Dopo una parentesi alla Questura di Firenze, viene trasferito a Roma e dopo aver prestato servizio in due commissariati viene assegnato alla Squadra Mobile della capitale.
Questo periodo, piuttosto difficile per lo Stato, è però caratterizzato da molti successi da parte della Squadra mobile.
Per il dr. Pietro Scrofana le azioni di contrasto allo spaccio di droga , alle sale clandestine per il gioco d'azzardo coincidono con la conclusione di numerose operazioni.
Come responsabile della sezione antimafia ha modo di seguire diverse indagini riguardanti la mafia siciliana nel corso delle quali è anche oggetto di un tentativo di corruzione da parte di un noto esponente di Cosa Nostra Americana.
Altri incarichi lo vedono impegnato nelle vicende riguardanti ordine pubblico e nelle agitazioni del movimento sessantottino.
Fu proprio nel corso di una di queste manifestazioni di piazza , il 24 febbraio del 1975 che colpito da aneurisma dissecante dell'aorta venne ricoverato d'urgenza all'ospedale san Camillo.
In quel giorno furiosi scontri in piazzale Clodio tra esponenti di estrema destra ed estrema sinistra tennero impegnate le forze di polizia in occasione di un udienza per la morte dei fratelli Mattei nel famoso "Rogo di Primavalle".
Nonostante le cure ricevute in ospedale, morirà poco dopo la mezzanotte.