spedite in Ucraina insieme ai pacchi di vestiario, un cittadino ucraino sottoposto a fermo di indiziato di delitto per ricettazione
Il sistema satellitare antifurto utilizzato dal proprietario di una moto rubata ha rovinato i piani di un trasportatore di origini ucraine.
La società di sicurezza che aveva in gestione l'allarme ha infatti avvertito il "113" nel momento in cui i suoi apparecchi hanno rilevato l'area di permanenza della moto rubata. Incontrati gli agenti, l'addetto alla sicurezza ha potuto individuare in un punto abbastanza circoscritto della zona di Ponte Mammolo il luogo dove era nascosta la moto rubata.
Il posto, vicolo di Ponte Mammolo, è il punto di partenza di viaggi privati, diretti in Ucraina, quindi molto frequentato ed affollato da furgoni e da persone che caricano pacchi di vestiario e generi alimentari diretti in Ucraina.
Il controllo degli agenti è iniziato da un furgone dal quale proveniva in modo chiaro e forte il segnale dell'allarme.
Individuato il conducente del mezzo, gli investigatori hanno ispezionato il vano di carico, scoprendo tra tanti pacchi anche una sacca contenente le parti di carenatura, i serbatoi, oltre a cerchi in lega e altre parti di strumentazione appartenenti a moto di grossa cilindrata.
Considerando che il rilevatore del segnale di allarme non aveva cessato di funzionare, i poliziotti hanno scaricato completamente il furgone di tutti i pacchi ed hanno iniziato a verificare l'interno del mezzo.
L'esame accurato ha permesso agli investigatori di individuare un pannello artigianale posto tra il vano passeggeri e quello di carico.
Rivettato ed ancorato con una barra in metallo che riprendeva la conformazione interna del furgone, il pannello creava un'intercapedine che permetteva di nascondere i telai completi di motore di tre moto di grossa cilindrata, poi risultati rubati.
E' stato poi individuato un ulteriore doppio fondo nella parte posteriore del vano di carico, che custodiva tutti pezzi accuratamente imballati riconducibili a varie moto tra le quali anche quelle celate nell'altro vano nascosto.
Accompagnato negli uffici del Commissariato San Basilio, P.N., cittadino ucraino di 39 anni, è stato identificato e controllato.
A suo carico sono risultati pregiudizi di Polizia per contrabbando di merci e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina; non avendo una residenza in Italia e sussistendo la probabilità di fuga, il 39enne è stato sottoposto a Fermo di indiziato di delitto per ricettazione.