Medaglia d’oro al valore civile
Il 24 giugno 1982, gli agenti della Polizia di Stato Antonio Galluzzo e Giuseppe Pillon, mentre erano in servizio di vigilanza fissa fuori all'abitazione del capo della rappresentanza dell'Olp di Roma, furono sorpresi da un commando di terroristi appartenenti al gruppo dei NAR.
Feriti da numerosi colpi d'arma da fuoco esplosi dagli attentatori, il 25enne Antonio Galluzzo morì durante il trasporto in ospedale, mentre il suo collega rimase gravemente ferito.
Questa mattina il Questore di Roma Fulvio della Rocca, ha voluto ricordare il valore dell'agente Antonio Galluzzo, deponendo una corona di alloro, a nome del Capo della Polizia Antonio Manganelli, sulla lapide posta presso il Commissariato Sant'Ippolito, dove prestava servizio.
Il Questore, ha evidenziato il profondo legame che la Polizia di Stato continua ad alimentare tra presente e passato, mantenendo viva la memoria di chi ha vissuto dedicandosi ai valori dello Stato.
Il Questore ha voluto ricordare la figura dell'agente Antonio Galluzzo, in special modo con la vedova, presente alla cerimonia di commemorazione e appartenente alla Polizia di Stato, con il grado di Sostituto Commissario, in servizio presso un Commissariato della Capitale.
Le indagini, immediatamente esperite dalla Digos, permisero in meno di una settimana, di individuare ed arrestare due dei responsabili dell'omicidio, Gilberto Cavallini e Walter Sordi, che a seguito dei vari gradi di giudizio, nel 1988 furono condannati alla pena dell'ergastolo.
Altri due componenti del gruppo eversivo coinvolti nel grave attentato, furono invece condannati rispettivamente a 14 e 10 anni di reclusione.
La memoria dell'agente Antonio Galluzzo, è stata insignita con la medaglia d'oro al Valor Civile, per il valore umano e professionale pagato come rappresentante dello Stato, vestendo la divisa della Polizia di Stato, fino all'estremo sacrificio.