Vittima del terrorismo e medaglia d’oro al valore civile
31 anni fa a Roma un commando delle Brigate Rosse uccideva sotto la sua abitazione il Maresciallo della Polizia di Stato Domenico Taverna, componente della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato Appio Nuovo.
Due membri della colonna brigatista "28 marzo" armati di pistola giunsero alle spalle del Maresciallo Taverna, mentre si stava recando a ritirare la sua autovettura presso un'autorimessa di via Cherso 32, e aprirono il fuoco colpendolo a morte con otto pallottole alla schiena, al torace ed alle gambe. I terroristi fuggirono immediatamente.
Le indagini della Polizia consentirono di individuare e catturare tutti i componenti del commando, che vennero poi condannati con sentenza passata in giudicato.
Questa mattina, il Questore Francesco Tagliente, a nome del Capo della Polizia Prefetto Antonio Manganelli, ha deposto una corona di alloro sulla lapide collocata presso il commissariato Appio Nuovo.
Alla cerimonia, hanno partecipato autorità civili e militari nonché i familiari ed i colleghi della vittima.
Nel corso della cerimonia il Questore ha voluto ricordare il sacrificio di tutte le vittime del terrorismo che hanno pagato con la vita l'impegno per i valori dello Stato. Nel 1979, solo a Roma, furono cinque gli appartenenti della Polizia di Stato vittime degli attentati terroristici tra i quali oltre a Domenico Taverna, Michele Granato, Antonio Mea, Pierino Ollanu e Mariano Romiti.
Roma, 27 novembre 2010