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La Polizia di Stato mette ai domiciliari uno stalker

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Ieri gli agenti della Polizia di Stato della Squadra Mobile romana hanno eseguito la misura degli arresti domiciliari nei confronti di A.S., 42enne romano, indagato per maltrattamenti e atti persecutori nei confronti della sua ex compagna

Ieri gli agenti della Polizia di Stato della Squadra Mobile romana hanno eseguito la misura degli arresti domiciliari nei confronti di A.S., 42enne romano, indagato per maltrattamenti e atti persecutori nei confronti della sua ex compagna.

Lo scorso 24 dicembre, nell'ambito di un'indagine coordinata dalla Procura della Repubblica, A.S. era già stato destinatario della misura cautelare del divieto di avvicinamento a tutti i luoghi frequentati dalla sua vittima.

L'uomo, però, aveva continuato a inviare messaggi e a telefonare alla sua ex, supplicandola di riprendere la loro relazione, e di perdonarlo così come aveva già fatto altre volte; in passato, infatti, la donna si era fidata delle promesse del compagno, salvo poi tornare a vivere nel terrore, continuamente costretta a sopportare atti di violenza fisica e psicologica sempre più pesanti, che si sono infine trasformati in una vera e propria persecuzione.

I due avevano intrapreso una relazione un anno fa e dopo qualche mese erano andati a convivere. All'inizio l'uomo, che al momento risulta disoccupato, diceva di fare il muratore, e si è presentato come il "principe azzurro" tanto da promettere alla donna che si sarebbe occupato anche dei due figli di lei, avuti da una precedente relazione.

Dopo poco tempo, però, l'uomo ha iniziato a manifestare un'aggressività sempre più incontrollabile, arrabbiandosi per un non nulla e usando qualsiasi pretesto per compiere atti di violenza fisica, morale e psicologica contro la donna. Numerosissime le testimonianze dei lividi e delle scenate alle quali A.S. sottoponeva la sua compagna che, tuttavia, ogni volta lo perdonava offrendogli un'altra possibilità.

A ottobre scorso la donna, provata psicologicamente dai soprusi che quotidianamente doveva sopportare, ha deciso di interrompere la relazione. L'uomo a quel punto ha iniziato a perseguitarla con numerosissimi messaggi, telefonate, pedinamenti e atti di danneggiamento nei confronti dell'autovettura della donna e di suo padre.

I frequenti appostamenti sotto l'abitazione della vittima e le scenate, avvenute anche alla presenza di testimoni davanti alla scuola dei figli, hanno causato alla donna un grave stato d'ansia e di terrore, tanto da costringendola a cambiare le proprie abitudini di vita e a dover ricorrere più volte all'aiuto delle persone a lei vicine e a contattare il 113.

L'indagato, pluripregiudicato, tossicodipendente e privo di autocontrollo, ha violato la misura del divieto di avvicinamento il giorno stesso in cui gli era stata notificata, continuando senza interruzione a perseguitare la donna.

Per tale ragione è stato possibile ottenere dal in breve tempo dal G.I.P. una nuova misura cautelare, quella degli arresti domiciliari


16/01/2016

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