Dal 2009 era ricercato per tentato omicidio e lesioni aggravate nei confronti di un connazionale
Dopo una lunga attività investigativa da parte degli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Esposizione, finalizzata ad individuare gli artefici di una faida tra cittadini romeni dediti allo sfruttamento della prostituzione nell'area sud della capitale, è stato riportato in Italia un cittadino romeno S.I., autore di tentato omicidio e lesioni personali aggravate nei confronti di un connazionale.
Il buon risultato dell'operazione si è avuto anche grazie all'attività di monitoraggio del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale, che ha mantenuto un proficuo scambio info-investigativo con il collaterale organo romeno.
I fatti risalgono al 22 novembre del 2009 quando due cittadine romene, soggette inserite nel circuito della prostituzione, denunciavano presso il Commissariato, diretto dal dr. Francesco Zerilli, il tentato omicidio di un loro connazionale da parte di tre connazionali dediti allo sfruttamento della prostituzione. Le due donne, nella circostanza denunciavano anche le lesioni personali subite da entrambe e la violenza sessuale nei confronti di una delle due.
Il ferito invece, veniva ricoverato in ospedale in prognosi riservata a causa delle percosse infertegli con spranghe di ferro e poi gettato all'interno di un canale per lo scolo delle acque ubicato in via del Mare.
L'immediata e scrupolosa attività di indagine attivata da parte della squadra investigativa del Commissariato Esposizione, ha portato così all'individuazione dei tre autori dei fatti criminosi che sono stati identificati per M.M., S.S., S.I., rispettivamente di 35, 38 e 62 anni, tutto romeni.
Nei confronti dei tre soggetti il Tribunale emetteva tre distinte ordinanze di custodia cautelare in carcere.
Stamane l' arrestato stato tradotto presso il carcere di Rebibbia.