Sequestrate carte di credito e danaro
Una tecnica collaudata che in qualche caso aveva dato anche i suoi frutti quella messa in atto da una coppia di borseggiatori, lei peruviana e lui italiano, arrestata dagli agenti della Polizia di Stato e accusata, oltre che del reato di furto continuato in concorso, anche dell'uso fraudolento delle carte di credito.
L'ultimo colpo, quello messo a segno nel primo pomeriggio di ieri in viale Mazzini e che ha messo fine alle "scorribande dei due", è stato portato a termine con la medesima preparazione.
Scelta la vittima, una donna seduta all'interno di un esercizio commerciale con la borsa appoggiata allo schienale della sedia, la straniera è entrata in azione e con mossa fulminea se ne è impossessata. Poi, uscita dal locale, l'ha lanciata nell'auto del complice che era fuori ad attenderla e insieme si sono dileguati prendendo strade diverse.
Le cose, però, non sono andate come probabilmente i due avrebbero voluto. Quando infatti la vittima si è accorta dell'ammanco ha subito sospettato di quella donna che le era passata accanto urtandola, e a quel punto ha chiamato la Polizia.
Agli agenti del Reparto Volanti intervenuti, la derubata ha comunicato i suoi sospetti ed è scattata subito la caccia ai due malviventi, a cui hanno partecipato anche gli investigatori dei Commissariati Borgo e Prati.
E poco dopo, infatti, sia la donna che il complice sono stati rintracciati non distante dal luogo dove si erano verificati i fatti.
Identificati per G.M. e H.F.Q.A., 53 anni lui, 32 lei, i due sono stati trovati in possesso di diverso materiale di provenienza furtiva, carte di credito, cellulari e della borsa appena rubata, di una somma di denaro rinvenuta nel portacenere del veicolo, circa 750 euro, e di un apparecchio per "aerosol" ancora imballato, poi risultato essere stato acquistato con una delle carte di credito rubate.
Accompagnati negli uffici del Commissariato di Prati i due sono stati arrestati.