Rapina prostituta a ponte mammolo, poi ruba un’auto e va a commettere un altro furto a castel di guido
Poco dopo la mezzanotte di ieri una prostituta, dopo essersi appartata con un cliente, è stata violentata, rapinata e minacciata di morte.
Il fatto è accaduto in zona Ponte Mammolo, in un traversa di via Tiburtina dove la donna, minacciata con un grosso cacciavite da un cliente, è stata costretta ad un rapporto sessuale non protetto e subito dopo rapinata di 170 euro.
La giovane, appena rimasta sola, ha avvisato il 113 ed atteso l'arrivo della Polizia.
Gli agenti delle Volanti, intervenuti sul posto, hanno raccolto la testimonianza della ragazza e si sono messi immediatamente alla ricerca del malvivente, temendo che potesse ripetere il gesto ai danni di altre lucciole.
Nel frattempo l'uomo, che aveva commesso la violenza con un'auto appena rubata, è tornato a riprendere la propria autovettura lasciata in zona Massimina, credendo di far perdere così le proprie tracce.
Non contento, ha poi pensato bene di andare a commettere un furto nella zona di Castel di Guido. Qui, in via Gioele Solari, ha spaccato con un crick il vetro di un'auto in sosta dalla quale ha prelevato alcuni oggetti.
Il proprietario della macchina, sentito il rumore di vetri infranti, l'ha colto sul fatto e ha subito chiamato la Polizia, dando agli agenti le descrizioni del malvivente.
La pattuglia di zona l'ha individuato in poco tempo, intercettandolo mentre marciava a fari spenti sulla stessa strada in cui aveva commesso il furto.
Nonostante il tentativo di fuga, l'uomo è stato immediatamente bloccato e arrestato.
Le descrizioni incrociate date dalle vittime e la refurtiva trovata indosso all'uomo, compresi i soldi della rapina, hanno consentito agli investigatori di ricostruire l'intera vicenda e realizzare che ad aver commesso quei reati era stata la stessa persona. Così il 50enne romano, è stato arrestato con l'accusa di violenza sessuale, rapina e furto aggravato.