Eseguite in tutto 6 ordinanze di misura cautelare. Una settima persona denunciata
L'indagine ha avuto inizio a maggio dello scorso anno, nel corso di più operazioni è stato sequestrato stupefacente di diverso tipo, nonché materiale per il confezionamento della droga, bilance di precisione, denaro contante e appunti con l'indicazione delle cifre da riscuotere.
A capo della fiorente attività di spaccio D.D.M., più noto con il nomignolo de "Tapiro", che aveva messo in piedi un sistema di consegne "in itinere", anche al di fuori del quartiere San Basilio, che effettuava personalmente con la propria auto.
In sostanza il pusher riceveva le ordinazioni di stupefacente telefonicamente, da clienti fissi, che utilizzavano condivisi messaggi in codice per le diverse richieste, quindi il Tapiro raggiungeva l'acquirente in un luogo prestabilito per lo scambio.
Nell'illecita attività l'uomo aveva coinvolto anche il fratellastro, unico denunciato a piede libero, e la compagna, D.A.R., che spesso lo accompagnava durante le consegne, sebbene fosse in stato interessante.
A chiudere il cerchio dei complici anche C.A. e U.F., che erano per così dire i PR della banda, in quanto procacciatori di clienti. Grazie alla collaborazione di uno dei due, assiduo frequentatore di discoteche e locali notturni della Capitale, il sodalizio criminale era riuscito ad avere una folta clientela anche tra gli avventori di questi locali.
Nel risalire la filiera dello spaccio gli investigatori sono riusciti a individuare anche i fornitori primari della droga S.M., già agli arresti domiciliari per il medesimo reato, e M.M. anch'egli con alcuni precedenti specifici.
Le ordinanze di misura cautelare, emesse dal GIP di Roma, sono state eseguite ieri dagli uomini del Commissariato San Basilio che, diretti dal dott. Antongiulio Cassandra, hanno condotto l'intero iter investigativo.