Un italiano e tre stranieri gli autori. Due rapine e uno scippo i reati
Il primo a finire in manette è un giovane italiano di 20 anni.
Quando la proprietaria del negozio di abbigliamento in zona Primavalle l'ha sorpreso a rubare, ha chiamato immediatamente il 113.
Il ladro una volta vistosi scoperto ha minacciato la donna dicendole di non chiamare la Polizia e, dopo averla colpita con un indumento lanciatole sul volto, si è dato alla fuga.
La vittima però non si è data per vinta ed ha iniziato ad inseguire il ladro con la sua autovettura.
Il filo diretto con il 113 le ha permesso di indicare esattamente la posizione del ladro ai poliziotti del Reparto Volanti intervenuti sul posto.
Bloccato dagli agenti, il giovane, è stato arrestato per rapina.
Stava invece percorrendo Via Monselice, nei pressi della Stazione Tuscolana la donna aggredita mercoledì pomeriggio da una persona che ha tentato di strapparle di mano il suo smartphone.
Con l'aiuto di alcuni passanti l'uomo, tunisino di 19 anni, è stato bloccato.
Quando sono giunti sul posto gli agenti del Commissariato San Giovanni, hanno provveduto ad arrestare il ragazzo, già con precedenti di Polizia, con l'accusa di furto con strappo.
Sono invece due nordamericani finiti in manette nella giornata di ieri.
I due, rispettivamente di 34 e 18 anni si sono scagliati contro la Polizia quando sono stati scoperti mentre tentavano di rubare un'autovettura di grossa cilindrata in Via Carlo Cattaneo.
I due malviventi per garantirsi la fuga hanno colpito gli agenti del Commissariato Viminale a calci e pugni, ma sono stati bloccati e dovranno rispondere del reato di rapina.