Rintracciato e soccorso dalla Polizia un 84enne italiano, fermata la rapinatrice
Il 12 novembre scorso, al termine di complesse indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, gli agenti del Commissariato Vescovio, diretto dal dott. Antonio Mendolia, hanno proceduto al fermo di una cittadina romena di 30 anni ritenuta responsabile di un sequestro di persona a scopo di rapina.
In particolare, le indagini hanno tratto spunto dalla denuncia di un residente del quartiere Trieste che, presentatosi negli uffici del Commissariato Vescovio, ha raccontato che il proprio padre ottantaquattrenne non si era presentato ad un importante appuntamento e che tutti i tentativi di raggiungerlo telefonicamente erano risultati vani.
Gli agenti si sono così recati presso l'abitazione dell'anziano ed una volta aperta la porta d'ingresso si sono accorti che l'appartamento era completamente a soqquadro e che diversi monili in oro erano stati asportati.
All'alba del giorno successivo l'anziano è stato rintracciato nei pressi di piazza Annibaliano, in stato di incoscienza e con una vistosa ferita al capo, quindi immediatamente è stato trasportato al pronto soccorso del Policlinico Umberto I per le prime cure.
A causa del perdurante stato confusionale, presumibilmente indotto da un potente psicofarmaco, è stato ricoverato.
Solo dopo diverso tempo, l'uomo è riuscito a raccontare agli investigatori che il giorno della sua scomparsa aveva incontrato una giovane conoscente, che lo aveva invitato ad appartarsi in un camper dove gli aveva offerto una bevanda che gli aveva causato l'immediata perdita dei sensi.
Sebbene la vittima non sapesse narrare esattamente quanto accadutogli, è apparso subito evidente che la donna, dopo avergli provocato lo stato di incoscienza, gli aveva sottratto le chiavi di casa e, forse aiutata da un complice, si era poi recata nell'abitazione rubando gli oggetti di valore.
Le poche descrizioni fornite sono state comunque sufficienti a permettere l'identificazione della donna, che nel frattempo aveva già lasciato il territorio capitolino rendendosi irreperibile e che al termine di laboriose ricerche condotte con l'utilizzo di avanzati dispositivi di localizzazione satellitare è stata rintracciata ed immediatamente sottoposta a fermo di Polizia Giudiziaria.
Pur di sottrarsi al carcere, la donna non ha esitato a dichiararsi ammalata, ma gli accurati accertamenti sanitari hanno scongiurato tale ipotesi e per lei si sono aperte le porte del carcere di Rebibbia.
