Effettuava prelievi bancomat con la carta del datore di lavoro
L'indagine è partita dalla denuncia del proprietario di un'abitazione situata in zona Vescovio, che a più riprese si era accorto di prelievi, tutti da 250 euro, effettuati con il suo bancomat, che non ricordava però di avere fatto.
Nel cercare di ricostruire la vicenda insieme agli agenti del Commissariato, è emerso che ogni qualvolta si erano verificati i prelievi la collaboratrice familiare, di nazionalità filippina, aveva usufruito di brevi permessi orari che le avevano consentito di allontanarsi da casa.
I sospetti si erano quindi ovviamente concentrati su di lei.
Nella mattinata di ieri il proprietario, poco dopo l'arrivo della governante filippina, è uscito di casa come di consueto per recarsi al lavoro ma una volta lasciato il proprio appartamento ha costatato la mancanza della tessera bancomat dal proprio portafoglio.
Recatosi immediatamente presso la filiale a seguito del riscontro di un ulteriore movimento effettuato poco prima, insospettito ha chiamato il custode del proprio stabile, venendo cosi a conoscenza del fatto che la governante era da poco uscita di casa.
Rientrato nel proprio appartamento l'uomo ha chiamato la Polizia.
Gli agenti, giunti sul posto, con il pretesto di identificare la donna le hanno richiesto il documento d'identità e quando ha aperto il portafoglio per prenderlo hanno notato una carta bancomat.
Nel visionarla, hanno accertato essere proprio quella mancante al datore di lavoro della donna.
Condotta pertanto presso il Commissariato Vescovio ed identificata per Y.G., di 32 anni, al termine degli accertamenti è stata arrestata per furto e successivamente condannata dal Tribunale di Roma a circa 5 mesi di reclusione.