Dopo l’intervento della Polizia due italiane incensurate finiscono in manette. Denunciata minore, figlia di una delle due arrestate
Raccolti alcuni capi di abbigliamento dai vari scaffali dell'esercizio commerciale, è entrata nel camerino di prova, li ha spogliati del congegno antitaccheggio, rompendoli con una tronchesi e li ha riposti in una borsa in pelle di grandi dimensioni che aveva al seguito.
Uscita dallo stanzino, ha ceduto i congegni rotti alla complice, la quale, senza dare nell'occhio, li ha infilati nelle tasche di pantaloni e giacche, esposte "qua e là" sui manichini, e il gioco sembrava fatto.
L'operazione però, ripetuta per diverse volte, non è sfuggita all'addetta accoglienza clienti che, vedendo la borsa in pelle della "cliente" aumentare sempre più di volume e la donna uscire dal camerino con sempre meno indumenti, di quanti ne aveva provati, si è insospettita ed ha deciso di attenderle all'uscita per controllarle.
Cosa che effettivamente avveniva poco più tardi quando, superate le casse, le donne sono state bloccate dalla vigilantes. La reazione delle "ladre" però è stata assai violenta e dopo aver tentato di fuggire, raggiunte, hanno ingaggiato un lungo corpo a corpo con l'impiegata che, presa a calci e pugni dalle fuggitive, ha avuto la peggio ed è stata costretta a desistere.
Fortunatamente, poco dopo, sul posto sono intervenuti gli agenti del reparto volanti che a seguito di una battuta in zona sono riusciti ad intercettare tre delle 4 donne da ricercare.
Controllate, in una delle borse in loro possesso, gli agenti hanno recuperato e sequestrato la tronchesi usata per staccare i congegni dalla merce. Identificate per D.B., e T.P., rispettivamente di 51 e 42 anni, le due sono state accompagnate in ufficio e al termine degli accertamenti arrestate per rapina impropria in concorso, mentre la terza donna, minore degli anni 18, figlia di una delle arrestate, è stata deferita al Tribunale dei minori per gli stessi reati.
Le indagini dei poliziotti continuano per cercare di identificare e rintracciare la quarta componente della "banda", riuscita a fuggire con il bottino.
L'addetta alla sicurezza, che a seguito delle percosse ricevute ha riportato diverse ecchimosi in tutto il corpo, è dovuta ricorrere a cure mediche.