Polizia scopre l’inganno e lo denuncia per violenza sessuale e ricettazione
Potrebbe essere considerata la trama di un film poliziesco la storia raccontata da un 45enne romano ad una donna da poco conosciuta per attirare le sue attenzioni.
L'uomo, infatti, si è spacciato per un appartenente alle forze dell'ordine di un fantomatico reparto speciale, millantando conoscenze altolocate ed influenti.
La messinscena si è rivelata efficace e i due, dopo qualche tempo, hanno iniziato a frequentarsi.
All'inizio sembrava che tutto procedesse normalmente, ma ad un certo punto la donna ha cominciato a sospettare, visto che la storia ha preso una piega sempre più inverosimile.
L'uomo, infatti, dopo qualche tempo le avrebbe confidato di essere stato costretto ad avvicinarla per indagare sul suo ex marito, che secondo una sua fantasiosa ricostruzione era un soggetto pericoloso su cui stava indagando e che era in procinto di arrestare.
Addirittura l'ha costretta a nascondersi in un albergo per diversi giorni con la scusa di doverla proteggere.
Alla fine la storia, seppure ben architettata, non ha più retto e la donna si è rivolta alla Polizia.
Sono stati gli agenti del Commissariato San Paolo, diretti dal dr. Filiberto Mastrapasqua, ai quali la donna ha raccontato l'incredibile vicenda, ad avviare immediatamente le indagini e a scoprire che l'uomo oltre a spacciarsi, senza averne il titolo, per un "coraggioso servitore dello Stato", si era anche cambiato il nome.
Quando la vittima è stata messa a conoscenza dell'inganno, ha subito ricollegato la messinscena dell'uomo ad alcuni episodi che si erano verificati in passato.
Tra questi una serata passata insieme a lui, durante la quale i due avevano anche consumato un rapporto sessuale non protetto, al quale lei non era riuscita ad opporsi, perché incapace di ribellarsi in quanto plagiata ed in uno stato di completa sudditanza psicologica.
Tra le ipotesi investigative vi è anche la possibilità che, a sua insaputa, l'uomo possa averle somministrato qualche sostanza per far si che non si opponesse ai suoi voleri.
Il sedicente agente segreto, nel frattempo, forse sospettando che la donna si fosse rivolta alla Polizia, si era reso irreperibile presso i luoghi da lui solitamente frequentati
Gli investigatori hanno però stretto il cerchio attorno a lui ed hanno atteso che facesse un passo falso. Cosa che è puntualmente accaduta nella mattinata di ieri, quando l'uomo è stato rintracciato e bloccato all'interno di una camera di un albergo di Nettuno, con tanto di valigie al seguito e da dove, molto probabilmente, era in procinto di partire per far perdere le proprie tracce.
Perquisita la stanza i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato anche un assegno, risultato di provenienza furtiva e una replica di pistola del tipo in dotazione alle forze dell'ordine.
Accompagnato in ufficio, al termine degli accertamenti l'uomo è stato deferito all'autorità Giudiziaria, di fronte alla quale dovrà rispondere di violenza sessuale e di ricettazione.
Le indagini, comunque, non sono ancora concluse.
Gli investigatori dovranno analizzare gli ulteriori elementi emersi che, in attesa di ulteriori riscontri, porterebbero ad ipotizzare che l'uomo possa essersi reso responsabile anche di alcune truffe, messe in atto sempre con il collaudato sistema di fingersi appartenente alle forze dell'ordine e millantando conoscenze altolocate.