L’Uomo inseguito dalla Polizia, lancia la droga dal finestrino dell’auto. In manette anche una banda che spacciava da un appartamento ‘bunker’ occupato
Il primo arresto per droga è stato effettuato nel pomeriggio di ieri a Tor Carbone.
A finire in manette uno spacciatore romano, al quale è costata cara un' infrazione al codice della strada. Il controllo, infatti, ha avuto inizio proprio a seguito di un'infrazione.
Sono circa le 15,30 del pomeriggio quando l'uomo, U.C., di 43 anni, transitando per via Laurentina, all'altezza di via del Serafico, "brucia" un semaforo di colore rosso, non accorgendosi che a pochi metri dall'incrocio stava transitando un' auto della Polizia.
Avvicinato dagli agenti, l'indisciplinato automobilista è stato invitato ad accostare ma l'uomo, invece di fermarsi, ha spinto il piede sull'acceleratore ed ha iniziato a fuggire.
Inseguito per diversi chilometri, durante i quali il fuggitivo si è anche liberato di una busta gettandola dal finestrino, e poi recuperata dall'equipaggio di una seconda volante che si era aggiunta all'inseguimento, il 43enne è stato bloccato nella zona di Grotta Perfetta.
Identificato e accompagnato negli uffici del Commissariato Tor Carbone, l'umo, al termine degli accertamenti, è stato arrestato per il reato di detenzione e spaccio. Allo stesso infatti è stato sequestrato oltre un chilogrammo di hashish, in parte recuperato nella busta di cui si era disfatto durante la fuga, ed altri 400 grammi circa rinvenuti nel corso della successiva perquisizione domiciliare.
Stessa sorte per tre giovani di età compresa fra i 21 e i 27 anni che avevano creato una vera e propria base dello spaccio all'interno di un appartamento occupato di via Michele Bonelli, nella zona di Primavalle, allestito con tanto di porta blindata e telecamere per accorgersi in tempo dell'arrivo delle forze dell'ordine.
Gli appostamenti degli agenti del Commissariato di zona, durati diversi giorni, sono stati resi difficoltosi proprio dal particolare e sofisticato impianto installato dai tre.
Anche accedere all'interno dell'appartamento non è stato semplice.
Nel pomeriggio di ieri infatti i poliziotti, certi ormai dell'attività di spaccio messa in piedi dai tre, hanno suonato al campanella di casa, si sono qualificati ed hanno chiesto agli occupanti di aprire la porta. Cosa che è avvenuta dopo alcuni minuti, serviti ai pusher per disfarsi dello stupefacente detenuto, gettandolo nel water del bagno. Quando gli agenti sono entrati sono comunque riusciti a recuperare un discreto quantitativo di cocaina e ad incastrare i tre.