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I falchi della squadra mobile colgono sul fatto due ladri di appartamento

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Li seguono fino ad un compro oro arrestando anche i titolari dell’attivita’ per ricettazione. Individuato il proprietario dell’appartamento che - in vacanza in Sardegna - riconosce gli oggetti preziosi su “whatsapp” e presenta denuncia

Nel corso di un mirato servizio di contrasto alla criminalità diffusa, personale della VI Sezione "Contrasto al Crimine diffuso" della Squadra Mobile ha tratto in arresto in via Acqua Bullicante, tra i quartieri di Porta Maggiore e Pigneto quattro persone, a vario titolo, responsabili di furto in appartamento e ricettazione.

Si tratta di O. L. e A. O. diciannovenni romani, notati nel pomeriggio di lunedì scorso, intorno alle 17:45, dai "Falchi" della Squadra Mobile mentre uscivano, con atteggiamento guardingo ed a passo veloce, da uno stabile sito in via Teano, ed entravano all'interno del vicino "compro oro" sito in via Acqua Bullicante, distante circa 200 metri dallo stabile in questione.

All'interno del locale, i due giovani venivano osservati nell'atto di mostrare alcuni oggetti al negoziante ed all'uscita dal "compro oro" - sottoposti a controllo di polizia - venivano sorpresi con un mazzo di chiavi di un appartamento, una somma di denaro in contanti di € 600,00 circa ed alcuni monili in oro giallo.

Di fronte all'evidenza, i due ammettevano di aver trafugato i monili presso un'abitazione sita nella vicina via Teano e che la somma di denaro era il ricavato della vendita della catenina.

Contestualmente alla fulminea azione del personale operante, il controllo del "compro oro" riscontrava pienamente i fatti. Il titolare del negozio F. A., di anni 56, ed un suo collaboratore M. G., di anni 48, ammettevano di non aver provveduto ad identificare il venditore né a segnarlo sull'apposito registro, venendo arrestati in flagranza di reato di ricettazione.

Ma non è tutto.

All'interno del negozio, in fila d'attesa, sono stati sorpresi anche H. A. e H. D. che erano in procinto di porre in vendita il contenuto di due grossi borsoni pieni di pezzi di argenteria, del valore di alcune migliaia di euro. Detto materiale veniva immediatamente sottoposto a sequestro facendo scattare nei loro confronti una denuncia a piede libero per il reato di ricettazione, attesa la sicura provenienza furtiva degli oggetti, come del resto dagli stessi riferito.

Come in tutte le storie vi è stato un lieto fine. A riscontro del patito furto commesso dai due giovani diciannovenni romani, veniva individuato l'appartamento in argomento di via Teano, che si presentava a soqquadro con suppellettili divelte e cassetti sparsi sul pavimento, ed identificato il proprietario.

Quest'ultimo, sebbene in ferie in Sardegna, visionava alcune foto inviategli da personale della Squadra Mobile mediante l'applicazione informatica WhatsApp Messenger riconoscendo come propri la collana oggetto della ricettazione ed i monili rinvenuti indosso ai due malviventi, riservandosi di sporgere denuncia presso il più vicino ufficio di polizia della località balneare, complimentandosi con gli operanti per la professionalità dimostrata.

All'esito delle attività di perquisizione domiciliare a carico degli arrestati e degli indagati, veniva anche sottoposta a sequestro preventivo l'attività commerciale del cinquantaseienne F. A., oltre ad una cassaforte, installata presso la sua abitazione, contenente oro e pietre preziose, di ingente valore commerciale.

Gli arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati associati presso le camere di sicurezza della Questura per poi essere condotti, nella mattina di ieri, dinanzi al competente Tribunale di Roma per l'udienza di convalida dell'arresto.

Tuttavia, all'esito dell'udienza che si è tenuta nel primo pomeriggio di ieri, il Tribunale di Roma ordinava l'immediata liberazione dei 4 malviventi, in attesa del processo.

Sono tutt'ora in corso gli specifici controlli, con l'ausilio di personale della polizia amministrativa della Questura di Roma, diretti ad accertare la provenienza del materiale prezioso anche per la successiva sottoposizione in visione agli eventuali vittime allo stato ancora da identificare.


06/08/2014

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