Questura di Roma

  • Via San Vitale 15 - 00184 ROMA ( Dove siamo)
  • telefono: 0646861
  • email: dipps172.00f0@pecps.poliziadistato.it - Ufficio Immigrazione: dipps172.00p0@pecps.poliziadistato.it
  • facebook
  • X

Altro duro colpo inferto ai rapinatori di rolex dalla Squadra Mobile

CONDIVIDI

Sgominato una banda di napoletani

Questa mattina all'alba, la Squadra Mobile di Roma, con la collaborazione della Squadra Mobile di Napoli, ha eseguito tre Ordinanze di Custodia Cautelare in Carcere emesse dal G.I.P. Dr. Stefano APRILE e richieste dal Sostituto Procuratore della Repubblica Dr. Marcello MONTELEONE nei confronti di CAPO Antonio, ventottenne napoletano, SOLLA Mario, ventinovenne napoletano, e di SIMEOLI Ciro, cinquantenne napoletano, tutti con precedenti di Polizia, perché ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di una serie di rapine, perpetrate a Milano, ai danni di possessori di orologi Rolex.

In particolare il gruppo criminale è ritenuto responsabile di una serie di rapine, avvenute nel novembre del 2012 , in alcuni quartieri di Milano.

I predetti, specializzati in questo tipo di attività, partiti da Napoli a bordo di autovettura, si recavano nel capoluogo lombardo ed attraverso un modus operandi ormai collaudato, rapinavano le loro vittime degli orologi Rolex.

La dinamica ed il modus operandi delle azioni criminose erano sempre le stesse.

Dopo aver individuato la loro vittima, la seguivano, spesso a bordo di motorini rubati nella circostanza ed, appena possibile, affiancandosi alla sua autovettura, la rapinavano del suo orologio di valore, strappandoglielo letteralmente dal polso, con azione repentina e violenta.

La Squadra Mobile, attraverso una complessa ed articolata attività d'indagine ed analizzando i tabulati dei cellulari in uso agli stessi, sentendo vittime e testimoni, riusciva chiaramente a dimostrare le responsabilità penali dei tre soggetti, che venivano tratti in arresto, nel cuore nella notte, all'interno delle loro abitazioni di Napoli.

Anche se giovani, il CAPO ed il SOLLA, così come il veterano SIMEOLI, vantano a loro carico una serie lunghissima di precedenti penali specifici, commessi in molte città italiane ed estere.

Infatti una delle caratteristiche primarie del gruppo è, appunto, quella di commettere i loro reati in "trasferta", spesso con la complicità di altri soggetti, sempre napoletani, che risiedono in altre città italiane e che hanno il compito di indicare i luoghi maggiormente frequentati, di offrire talvolta ospitalità, assistenza ed i mezzi per commettere i reati.

Rimanendo pochi giorni in una città, si assicuravano con la rapidità delle loro azioni, una alta frequenza di rapine, nell'arco addirittura della stessa giornata.

Infatti dal 9 al 21 novembre 2012, si è accertato che il gruppo era salito a Milano e tornato a Napoli più volte, rendendosi responsabile almeno di tre rapine ai danni di soggetti possessori di orologi Rolex o comunque di valore, utilizzando dei motoveicoli spesso rubati sul posto oppure, come in un caso specifico, intestato ad un soggetto partenopeo proprietario di numerosi altri veicoli, che sentito in merito ai fatti, ne disconosceva la provenienza.

Questo dei mezzi costituisce per il gruppo, così come per altri di origine partenopea, una delle caratteristiche fondamentali. Infatti, molti dei veicoli normalmente sequestrati o notati durante le azioni criminose, sono appartenenti a soggetti, spesso pregiudicati, intestatari di altri numerosissimi veicoli, oppure appartenenti a soggetti incensurati che "prestando" il loro documento pulito, si intestano i mezzi in questione.

In merito ai documenti d'identità personali, ha destato negli investigatori, un particolare interesse, quello utilizzato dal CAPO Antonio, soggetto già colpito da Ordinanza di Custodia Cautelare agli Arresti domiciliari, mai eseguito fino a questa mattina, che è risultato essere intestato ad un certo CARDONA Gianluca, incensurato napoletano ed utilizzato dal CAPO per eludere i controlli di polizia e per commettere le rapine in Italia ed all'estero.

Infatti la Squadra Mobile romana è riuscita a dimostrare, da una serie di incroci di date e di controlli, che il CAPO era stato a Milano appunto sotto il falso nome di CARDONA Gianluca, insieme ai suoi complici al momento della commissione delle rapine e che lo stesso CAPO Antonio, addirittura era stato arrestato in Spagna nell'ottobre 2012, sotto il falso nome di CARDONA Gianluca, per una rapina commessa ai danni di un soggetto possessore di un orologio del valore di circa 25.000 euro.

Il CAPO, ritenuto dagli investigatori come il soggetto più importante dell'organizzazione per la sua capacità di spostarsi e di agire utilizzando appunto i falsi documenti, veniva pedinato e seguito da Napoli all'isola di Procida, ove si era spostato con la sua famiglia per trascorrere due giorni di vacanza, fino all'alba di questa mattina, quando è stato tratto in arresto e condotto presso gli Uffici della Squadra Mobile di Napoli per la notifica dell'Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere.

La base logistica del gruppo erano i quartieri spagnoli ove, vista la tipologia degli edifici e l'alta densità criminale, i prevenuti si ritenevano al sicuro dai controlli della Polizia. Infatti approfittando della complicità di parenti e conoscenti, residenti nel predetto quartiere, il CAPO era sfuggito ai controlli delle forze dell'ordine ed alla notifica della misura dell'Ordinanza di Custodia Cautelare agli arresti domiciliari, emessa nell'agosto 2012.


08/04/2013

Categorie

Servizi

  Permesso di soggiorno

Controlla il permesso di soggiorno online.

  Bacheca Oggetti Rubati

Ricerca oggetti rubati o rinvenuti.

  Dove siamo

Gli uffici della Polizia di Stato.

  Scrivici

Risposte alle tue domande.

16/05/2024 08:40:57