Lo utilizzavano per la raccolta e lo smistamento di merci cinesi
3000 metri quadrati suddivisi in 8 settori, provvisti di recinzioni metalliche interne per delimitare gli spazi assegnati a società di importazione.
E' quanto hanno scoperto gli agenti della Divisione di Polizia Amministrativa di Roma nel corso di alcuni controlli effettuati nel quartiere Prenestino con la collaborazione del personale dell'Ufficio Centrale Antifrode dell'agenzia delle Dogane e quello appartenente alla Direzione Territoriale del Lavoro.
Il magazzino, che si trova in via Tor Tre Teste, da quanto emerso dalle indagini era suddiviso in 8 settori perfettamente delimitati da recinzioni e facenti capo ad altrettante società di import, che a fronte della corresponsione di un canone di affitto mensile, lo utilizzavano come deposito temporaneo per le merci provenienti dall'estero, in attesa di una successiva spedizione ai destinatari.
Nel corso dei controlli effettuati anche dagli agenti del Reparto Volanti, del Commissariato Casilino e del Reparto Prevenzione Crimine, sono stati identificati i conducenti di 4 tir provenienti tutti dall'Inghilterra che, nonostante fossero in possesso di regolari documenti di trasporto per il transito delle merci nella Comunità Europea, non hanno saputo fornire indicazioni precise sulla originaria provenienza dei prodotti.
In particolare per due di essi le società indicate nel documento di trasporto sono risultate sconosciute e non presenti tra quelle che avevano subaffittato gli spazi nell'ampio magazzino.
All'interno del deposito sono state accertate anche irregolarità riguardanti la normativa di prevenzione incendi e la sicurezza negli ambienti di lavoro.
Una notevole quantità di capi di abbigliamento di vario genere proveniente dalla Cina era immagazzinata in colli e disposta nelle varie aree in maniera precaria e pericolosa per l'incolumità dei dipendenti e operai.
Irregolarità sono state rilevate anche sull'impianto elettrico e sulle attrezzature antincendio, non efficienti, perchè prive di una regolare certificazione di manutenzione e revisione e sulle uscite di sicurezza, chiuse od ostruite dall'ingente quantità di merci.
All'interno della zona destinata alle operazioni di carico e scarico delle merci il personale della Direzione Territoriale del Lavoro ha accertato la presenza di cittadini stranieri addetti al facchinaggio sprovvisti di un regolare contratto di lavoro ed uno di essi anche del permesso di soggiorno.
A conclusione dei controlli sono stati apposti i sigilli all'intero magazzino che è stato posto sotto sequestro.