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Arrestato dalla Polizia

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A seguito di una lite per motivi di gelosia minaccia di morte la convivente davanti al figlioletto di pochi mesi

Ha scavalcato il muro di cinta del giardino della casa dove si trovava la sua ex fidanzata, tentando di entrare da una finestra.

La giovane, terrorizzata, temendo che l'uomo potesse essere armato, ha chiamato la polizia.

E' stata una gelosia morbosa a scatenare la furia dell'uomo.

Sul posto sono arrivate in breve due pattuglie delle volanti che hanno subito individuato e bloccato il giovane che, dopo aver rotto il vetro di una finestra, era riuscito a introdursi in casa e stava tentando di forzare la porta di una stanza in cui si era rifugiata la donna, in compagnia di un bambino di pochi mesi.

L'uomo, un 26enne romano, ha aggredito i poliziotti, che dopo averlo bloccato lo hanno perquisito per accertare se aveva con sé armi.

I poliziotti si sono poi portati nella sua casa, dove hanno sequestrato una pistola detenuta regolarmente dall'uomo per il suo lavoro di guardia particolare giurata.

La donna, che presentava lividi e segni di violenza sulle braccia e sul collo è stata accompagnata al vicino ospedale dove è stata refertata con una prognosi di alcuni giorni per contusioni varie.

La vittima, una volta al sicuro, ha raccontato ai poliziotti che il compagno, dopo l'ennesima "scenata" di gelosia, l'aveva aggredita puntandole un coltello alla gola.

Incurante del fatto che la donna avesse tra le braccia il figlioletto di pochi mesi, l'aveva picchiata, minacciandola di morte.

La vittima ha denunciato che i maltrattamenti duravano da diverso tempo e che l'uomo l'aveva picchiata spesso e minacciata, anche se non era ricorsa prima alle cure mediche temendo ritorsioni.

I poliziotti, recatesi nell'abitazione della donna, hanno rinvenuto e sequestrato il coltello usato per minacciarla.

Accompagnato negli uffici del Commissariato Casilino, diretto dal dr. Antonio Roberti per gli ulteriori accertamenti, l'uomo è stato arrestato per i reati di maltrattamenti in famiglia violazione di domicilio mediante violenza sulle cose, resistenza e minacce a pubblico ufficiale.


02/08/2012

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