Molestatore seriale arrestato dalla Polizia
Ha perseguitato per mesi una ragazza ventenne conosciuta in strada.
S.M. professionista romano di 55anni, già conosciuto dalle forze dell'ordine perché coinvolto in fatti analoghi, è stato arrestato ieri dagli agenti del Commissariato Ponte Milvio, diretti dal dott. Riccardo Buonocore, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere per i reati di atti persecutori e violenza sessuale.
Le indagini degli investigatori sono partite verso la fine di maggio, quando l'uomo è stato bloccato da personale della squadra giudiziaria del Commissariato Ponte Milvio mentre molestava una ragazza nei pressi di Corso Francia.
La vittima già da qualche tempo era costantemente seguita, vessata e minacciata dallo sconosciuto, tanto da essere stata costretta a cambiare le usuali abitudini di vita.
L'episodio culminante è accaduto proprio verso la fine di maggio.
Mentre la giovane era su un autobus lungo la via Flaminia, direzione Roma, si era trovata a subire le attenzioni dell'uomo, anch'egli a bordo del mezzo pubblico.
L'uomo era diventato sempre più insistente e molesto.
Sedutosi accanto a lei l'aveva baciata con violenza e trattenuta a forza mentre cercava di allontanarsi.
La giovane, che aveva chiesto l'aiuto della Polizia tramite 113, scesa dal mezzo è stata subito soccorsa e rassicurata dagli Agenti i quali, su indicazione della medesima, hanno bloccato il molestatore.
Della vicenda è stata informata l'autorità giudiziaria, che ha disposto nei confronti dell'uomo la misura degli arresti domiciliari.
Gli investigatori, successivamente, hanno approfondito le indagini, culminate con una perquisizione domiciliare nell' abitazione dell'uomo.
I poliziotti hanno trovato, tra le altre cose, foto della ragazza e del suo fidanzato, ed altro materiale su cui sono ancora in corso accertamenti.
Gli agenti hanno infatti sequestrato un computer, modem, chiavette USB, nonché svariato materiale cartaceo.
Da segnalare che l'uomo, nonostante la misura cautelare, aveva continuato a molestare la ragazza tramite messaggi su un noto social network.
Alla fine delle indagini l'Autorità Giudiziaria ha disposto l'aggravamento della misura in atto e la contestuale traduzione del professionista nel carcere di Rebibbia.
Dalla disamina del materiale in sequestro emergerebbe che anche altre ragazze, in corso di identificazione, siano state molestate dall'uomo.
