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Studentessa mette l’annuncio come baby sitter su un settimanale

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Riceve l’offerta di 15000 euro per spogliarsi in chat. Polizia denuncia 47enne romano

E iniziata come un'opportunità di lavoro ma trascorso qualche tempo si è trasformato in un vero e proprio incubo.

Protagonista della storia è una studentessa che, con lo scopo di far quadrare i conti e far fronte alle spese richieste dai suoi studi ha deciso di pubblicizzare su un settimanale la sua disponibilità a svolgere mansioni di baby sitter.

Inizialmente il suo contatto con il 47enne si è svolto nella massima correttezza.

I due hanno convenuto una somma di retribuzione mensile per i compiti di assistenza ad un minore, ma poco dopo l'uomo ha chiesto di modificare i loro accordi.

A necessitare dell'assistenza non era più un minore ma un cane che l'uomo ha nelle sua abitazione.

Per la giovane studentessa questo cambio di programma non ha rappresentato un grosso problema e si è da subito mostrata molto disponibile.

Con il passare del tempo però l'uomo ha cambiato di nuovo il programma.

Dopo aver coltivato con la giovane una "relazione" molto tranquilla, su un noto social network, fatta di semplici conversazioni e scambi di opinioni l'uomo è passato al contrattacco. Le ha chiesto, una volta in video-chat, di usare con lui delle parole carine e delle allusioni sessuali.

Questi "fuori programma" sarebbero stati retribuiti con la somma di 8000 euro.

La giovane all'inizio ha accettato, allettata dall'invitante proposta che avrebbe dato una decisa svolta alle sue finanze, non implicando poi alcun coinvolgimento particolare.

Prima di poter ricevere la somma pattuita però, l'uomo è andato oltre chiedendole anche di spogliarsi.

La giovane ha risposto con un secco rifiuto a quella nuova proposta, anche se la somma, improvvisamente era lievitata a 15000 euro. Da quel momento l'uomo ha iniziato a minacciarla, asserendo che se non avesse accettato, lui avrebbe diffuso un filmato con le sue prime riprese in video-chat.

Pressata dalle incessanti richieste, la giovane ha deciso di rivolgersi agli agenti del Commissariato Porta Pia, diretto dalla dr.ssa Maria Sironi, per sporgere denuncia nei confronti dell'uomo.

Sono stati necessari alcuni giorni, e gli investigatori sono riusciti a chiudere il cerchio. Il computer all'interno della sua abitazione è stato sequestrato e l'uomo, denunciato per il reato di violenza sessuale.

Gli investigatori, attraverso l'esame dei dati contenuti nel computer, proseguono comunque le indagini al fine di verificare se l'uomo si sia reso responsabile di episodi analoghi nei confronti di altre giovani.


13/07/2012

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