Appuntato di P.S., vittima del terrorismo
Ricorre oggi il 30° anniversario della morte dell'Appuntato di P.S. Giuseppe Rapesta.
Nel corso della cerimonia commemorativa questa mattina il Questore di Roma Francesco Tagliente ha deposto a nome del Capo della Polizia, Prefetto Antonio Manganelli, una corona di alloro sulla lapide ubicata all'interno dell'Ufficio Polfer della Stazione San Pietro.
La sera del 6 maggio del 1982 l'Appuntato Rapesta, ormai prossimo alla pensione, sposato e padre di tre figli, si trovava da solo all'interno dell'ufficio di Polizia della Stazione di Roma San Pietro.
Un gruppo di terroristi fece irruzione e aggredì il poliziotto, che cercò di reagire.
I terroristi gli spararono alla nuca con una pistola riducendolo in fin di vita e poi fuggirono con l'arma d'ordinanza.
Trasportato d'urgenza all'ospedale Santo Spirito, Rapesta fu sottoposto a un delicato intervento chirurgico.
Il poliziotto morì sei giorni dopo, il 12 maggio 1982, a causa delle gravi ferite riportate nel corso dell'attentato compiuto da alcuni appartenenti all'organizzazione terroristica dei NAR.
L'agguato fu rivendicato dai NAR, in rappresaglia per la morte di un terrorista, suicidatosi al momento dell'irruzione degli agenti dell'UCIGOS nel covo dove si era rifugiato.
Giuseppe Rapesta era entrato in Polizia nel 1951 e, dopo aver frequentato la Scuola Allievi di Roma, prestò servizio presso la Questura di Roma e la Polizia Ferroviaria di Roma.
Il 7 maggio 1983, è stato insignito della medaglia di bronzo al Merito Civile "alla memoria".
In occasione della cerimonia il Questore, alla presenza del Dirigente del Compartimento Polfer dr. Cosimo Maruccia e dei familiari della vittima, ha ricordato l'importanza della "memoria" che mantiene in vita ed alimenta i valori dello Stato per le quali le vittime del terrorismo della Polizia di Stato si sono battute, fino a sacrificare la propria vita.
Alla cerimonia hanno partecipato i rappresentanti delle altre Forze dell'ordine e le Autorità civili e militari.