Scoperta sala giochi abusiva gestita da cinese. Sanzioni per una seconda sala giochi
I due, un 33enne originario della provincia di Sassari, incensurato, e un 25enne di Frascati, pregiudicato, sono stati notati all'interno di un canneto in via dell'Aquila Reale.
Accovacciati, nella posa "tipica" dei cacciatori, stavano imbracciando i loro fucili.
Alla vista dei poliziotti del Commissariato Casilino, diretto dal dr. Roberti, hanno provato a nascondersi tra la vegetazione.
Fermati, sono stati trovati in possesso di due fucili ad aria compressa e del relativo munizionamento a piombini cal. 4,5.
Nei loro confronti, la denuncia in stato di libertà per violazione delle norme per la protezione della fauna selvatica
Le pattuglie anticrimine ad "Alto Impatto", nella zona del Casilino, ieri hanno controllato anche 9 esercizi pubblici, 2 dei quali sono contravvenzionati con sanzioni amministrative superiori a 2000 euro.
Denunciato anche un 22enne cinese, il titolare di un circolo privato di via Casilina.
Sebbene non avesse l'autorizzazione per esercitare l'attività di sala giochi, nel circolo gli agenti hanno trovato 4 tavoli "verdi", 3 tavoli da biliardo e 8 macchinette "slot machines".
Accompagnati negli uffici di Polizia, 5 avventori non iscritti nel registro dei soci, 3 albanesi, un romeno ed un cinese, non in regola con il permesso di soggiorno e con mandati di rintraccio.
Denunciato anche il titolare di una sala giochi di via Giovanni Castano. All'interno, 2 tavoli da gioco ed un biliardo, senza l'autorizzazione comunale.
E' stato proposto invece l'avviso orale nei confronti di 4 pregiudicati, identificati all'interno del circolo privato.
Arrestato per detenzione ai fini di spaccio P.S. romano di 45 anni. Fermato per un controllo in via Palmiro Togliatti, è stato trovato in possesso di alcune dosi di hashish.
Si è presentato invece al Commissariato Casilino, M.R. 46enne romano pregiudicato.
Colpito da decreto di sospensione della misura alternativa dell'affidamento ai servizi sociali, al termine degli accertamenti è stato condotto al carcere di Rebibbia.
