Individuati e arrestati dalla Polizia i responsabili.
Hanno ripetutamente mostrato la fotografia di un bambino chiedendo qualcosa in lingua italiana.
E' questo "il pretesto" usato da due giovani cittadini romeni per potersi avvicinare ad un gruppo di turiste.
In un attimo, sfruttando la perplessità delle giovani per "l'inedita" situazione, i due sono riuscite a sfilare da una borsetta uno smartphone del valore di 600 euro.
Poi, allontanatisi velocemente, hanno fatto perdere le loro tracce.
E' stata una brutta avventura, finita bene, accaduta ieri pomeriggio a Villa Borghese ad alcune ragazze tunisine in vacanza a Roma.
A bloccare e arrestare poco dopo i due autori sono stati gli agenti Commissariato Villa Glori, diretto dal dr. Giuseppe Rubino.
Intorno alle ore 14:40 la sala Operativa della Questura ha inviato sul posto le Volanti per la segnalazione di un furto ad opera di 2 giovani ai danni di alcune turiste.
Effettuando una battuta per tutta Villa Borghese i poliziotti hanno individuato due persone, molto somiglianti alle descrizioni fornite dalla vittime, che si allontanavano velocemente verso piazzale Flaminio.
Proprio qui sono stati fermati dalla Volante del Commissariato Villa Glori che li ha identificati.
L.G. e S.I., cittadini romeni di 22 e 19 anni, sono stati trovati in possesso di uno smartphone identico a quello della ragazza tunisina.
Da un immediato riscontro è emerso essere proprio quello della turista, a cui poi è stato riconsegnato.
Per i due stranieri, accompagnati negli uffici del Commissariato sono scattate le manette. Dovranno rispondere del reato di furto aggravato.