Medaglia d’oro al valore civile, nel 35° anniversario della sua morte
Questa mattina il Questore di Roma Francesco Tagliente ha deposto una corona di alloro a nome del capo della Polizia, Prefetto Antonio Manganelli nella sala della Questura intitolata a Prisco Palumbo. La Guardia di P.S. Prisco Palumbo all'età di 24 anni, fu uccisa da un commando appartenente al gruppo eversivo dei "Nuclei Armati Proletari", nel corso di un azione terroristica. Anche in occasione della cerimonia odierna, soprattutto in un giorno così impegnativo per le Forze dell'ordine per la gestione dell'ordine pubblico, il Questore si è soffermato sull' importanza della motivazione degli uomini e delle donne in divisa, e dei valori che rappresentano ed esprimono con il loro lavoro quotidiano, fino ad arrivare, come nel caso della Guardia di P.S. Prisco Palumbo, all'estremo sacrificio. Il 14 dicembre 1976 alcuni terroristi appostati in un furgone, tesero un agguato al Vicequestore Alfonso Noce, responsabile dei Servizi di sicurezza per il Lazio (il nucleo regionale dell'antiterrorismo). I componenti del commando terroristico al passaggio della scorta scesero improvvisamente dal mezzo, sparando numerose raffiche di mitra. La Guardia di P.S. Prisco Palumbo, colpito da un proiettile alla tempia, morì sul colpo mentre era alla guida dell'auto di scorta. Nello scontro a fuoco furono feriti il Vicequestore Noce ed un altro agente della scorta. Le indagini svolte dalla Digos di Roma consentirono di individuare alcuni dei responsabili dell'agguato, appartenenti al "Nucleo armato 29 ottobre", tra i quali Raffaele Piccinino, Ernesto Grasso, Sebastiano Cerullo e Giovanni Gentile Schiavone, che vennero arrestati e condannati all'ergastolo.