Questura revoca 26 titoli per permanere in Italia in seguito a reati commessi sul territorio della provincia negli ultimi mesi
Sono 26 i cittadini tunisini titolari di permessi di soggirono per motivi umanitari per i quali la Questura di Roma ha disposto la revoca dei titoli per la permanenza in Italia. Alla base dei provvedimenti le denunce e gli arresti effettuate dagli Uffici operativi della Questura in occasione di controlli attuati sul territorio della provincia negli ultimi mesi, che hanno visto 18 stranieri coinvolti quali autori di reati che variano dalla violazione della normativa sugli stupefacenti a quelli contro il patrimonio e la persona, tra cui, in particolare, rapine, danneggiamenti ed aggressioni. Sulla base dell'attività di polizia giudiziaria e dei successivi riscontri di competenza, l'Ufficio Immigrazione ha proceduto alle relative istruttorie, in alcuni casi anche sulla base delle istanze di rinnovo dei permessi di soggiorno presentate dagli stessi stranieri. I 18 destinatari dei provvedimenti di revoca sono tutti di nazionalità tunisina, titolari di permessi di soggiorno temporanei per motivi umanitari emessi la scorsa primavera in Italia in seguito ai tumulti registrati in alcuni Paesi arabi. Gli illeciti che hanno determinato i provvedimenti di revoca sono stati commessi nelle more del periodo di validità del primo permesso temporaneo rilasciato ad aprile scorso, e, in alcuni casi. Per altri 8 tunisini, di cui 3 in stato di irreperibilità, la revoca è scattata invece in seguito al coinvolgimento in una rissa verificatesi nella notte tra il 9 ed il 10 novembre scorso all'interno del Centro di accoglienza di Castelnuovo di Porto. Il provvedimento di revoca è stato disposto sulla base dell'attività di polizia giudiziaria effettuata nell'immediatezza dei fatti dagli agenti del Commissariato Flaminio e dei Carabinieri della Stazione di Castelnuovo di Porto.