Sottoposto a fermo per ricettazione dalla Polizia
Nel perpetuo viavai multietnico che caratterizza la zona della stazione Termini, ha creduto di non essere notato e di confondersi facilmente tra i venditori ambulanti della zona.
Ma il suo intento non è sfuggito all'equipaggio del Commissariato Esquilino, diretto dalla dr.ssa Rossella Matarazzo, che ieri pomeriggio era impegnata a pattugliare il quartiere.
L'uomo, S.M. tunisino di 36 anni, era già stato denunciato la scorsa settimana per aver venduto ai passanti alcuni cellulari di provenienza furtiva, ed è stato riconosciuto.
Come un esperto del settore, bloccava i passanti di via Principe Amedeo, descrivendo le famose potenzialità di un I-phone.
Infine, provava a convincere i "clienti" allettandoli con un prezzo molto concorrenziale.
L'auto della Polizia all'orizzonte, ha dissuaso ogni possibile interessato dall'approfittare della proposta.
Il tunisino, non accortosi in tempo della presenza degli agenti, è stato fermato ed accompagnato negli uffici del Commissariato per accertare la sua identità e la provenienza del telefono che sul mercato ha un valore di 600 euro.
Utilizzando un'applicazione dell'I-phone gli investigatori sono risaliti ai dati contenuti nella memoria del telefono riguardanti i dati anagrafici di un giovane.
Così ha avuto inizio l'indagine per risalire al legittimo proprietario, il quale una volta rintracciato, ha confermato alla Polizia che quel telefonino era stato rapinato al figlio lo scorso 30 agosto.
All'interno dei pantaloni del 36enne i poliziotti hanno trovato denaro contante ed un altro telefono cellulare di sospetta provenienza, per il quale sono in corso gli accertamenti necessari per risalire al legittimo proprietario.
Disoccupato e con i documenti non in regola per il soggiorno in Italia, S.M. è stato sottoposto a fermo di indiziato del delitto di ricettazione.