Era evaso dai domiciliari per rapinare ristorante. Ieri “fabione” e’ tornato in carcere
La sua carriera criminale non conosce soste.
Era stato arrestato dagli investigatori del Commissariato San Paolo lo scorso mese di luglio.
F.F., 26enne romano, era finito in manette insieme ad altre 14 persone con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata all'ingresso in Italia di clandestini.
L'associazione, che agiva anche con un cifrario in codice, falsificava la documentazione alloggiativa e quella legata a rapporti di lavoro inesistenti per ottenere la sanatoria per colf e badanti, e il rilascio o il rinnovo dei permessi di soggiorno per ricongiungimento familiare.
Il prezzo per ogni pratica era di circa 1000 euro, che venivano pagati dagli stranieri per 'tappe di avanzamento dei lavori'.
Nei suoi confronti, il G.I.P. aveva disposto la misura degli arresti domiciliari.
Lo scorso 23 agosto, violando l'obbligo imposto, era evaso dai domiciliari.
Alle ore 23.30, F.F è uscito di casa dirigendosi verso un ristorante di via Grimaldi, al Portuense.
"Fabione", dopo aver consumato una bevanda al banco del bar, ha minacciato il gestore chiedendogli peraltro 50 euro.
Al suo rifiuto, lo ha aggredito, colpendolo al volto, portandogli via il telefono cellulare e 4 sedie dalla sala, poi è fuggito.
Dalle descrizioni fornite dalla vittima e da alcuni testimoni, gli agenti del Commissariato San Paolo hanno intuito chi potesse essere stato l'autore.
Rintracciato all'interno della propria abitazione, nella quale nel frattempo aveva fatto ritorno, F.F. è stato arrestato per i reati di evasione, rapina e tentata estorsione.
Nella sua abitazione gli agenti avevano anche recuperato la refurtiva.
Nella giornata di ieri, per F.F. si sono nuovamente spalancate le porte di Regina Coeli.
A seguito dell'ultimo arresto, il G.I.P. nei suoi confronti ha disposto la revoca degli arresti domiciliari e la sostituzione con la misura della custodia cautelare in carcere.