Pregiudicato pugliese sottoposto a fermo dalla Polizia
Era da poco passata l' 1.30 della notte quando al 113 è arrivata la chiamata di una donna che, spaventata, ha riferito di essere stata aggredita e rapinata.
Gli agenti di una pattuglia del Reparto Volanti, diretto dal dr. Eugenio Ferraro, e del Commissariato Fidene Sepentara, diretto dal dr. Paolo Volta, sono giunti poco dopo in via dei Monti Lepini dove ad attenderli hanno trovato una donna brasiliana di 29 anni, che, spaventata ha raccontato loro quanto accaduto.
Aveva avuto un'accesa discussione con un uomo che conosceva solo per nome, col quale tempo addietro, aveva lavorato nello stesso esercizio commerciale in piazzale Adriatico.
L'uomo di recente si era offerto di aiutarla nella ricerca di una stanza in affitto, intercedendo presso un suo amico che è poi diventato suo coinquilino e padrone di casa.
Quella stessa sera l'aveva chiamata al telefono millantando un debito non saldato. Al suo rifiuto ha iniziato a minacciarla dicendo che si sarebbe recato lui stesso nel suo appartamento alla ricerca del denaro.
Infatti, poco dopo, rientrando a casa, lo ha trovato nella sua stanza intento a frugare tra i suoi effetti personali.
Armato di un grosso coltello da cucina si è fatto consegnare due anelli. Dopo aver prelevato 600 euro dall'interno di una valigia, l'ha gettata in terra colpendola con dei calci per poi lasciare l'appartamento indisturbato.
Era ancora in terra spaventata, quando "l'amico" l'ha chiamata sul cellulare ordinandole di raggiungerlo in strada, dove, urlando, le ha ricordato di essere in debito con lui e che in alcun modo avrebbe potuto sottrarsi alle richieste di denaro.
A quel punto, spaventata, si è rivolta alla Polizia.
Dopo aver ascoltato la donna ed aver provveduto a farla soccorrere al pronto soccorso, i poliziotti hanno immediatamente setacciato la zona ma dell'uomo nessuna traccia.
La mattina successiva, gli agenti si sono presentati presso il posto di lavoro del "fuggitivo", che però proprio quel giorno non si era presentato.
Recuperate le generalità complete, è stata accertata l'identità del rapinatore, L.P. di 29 anni, originario della provincia di Lecce, con numerosi precedenti di polizia per violazioni delle leggi sugli stupefacenti e reati contro la persona, che non aveva mai dichiarato un domicilio nella Capitale.
Nel frattempo, mentre alcuni agenti controllavano l'area limitrofa al posto di lavoro, altri hanno fatto visita alla vittima, alla ricerca di qualche ulteriore indizio per rintracciare il rapinatore.
La donna ha riferito che in passato lo aveva incontrato in via delle Vigne Nuove nei pressi di un comprensorio di case popolari, ma che non sapeva se l'uomo vi dimorasse.
Immediati i servizi di appostamento durante i quali i poliziotti hanno individuato il nascondiglio di L.P., un piccolo appartamento nel seminterrato di uno degli edifici.
Senza indugiare, sono andati a prelevarlo direttamente a casa, dove è stato anche trovato e sequestrato il coltello usato per minacciare la vittima.
Accompagnato negli uffici del Commissariato Fidene Serpentara, al termine delle formalità, L.P. è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto per rapina aggravata e condotto al carcere di Rebibbia a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.