Sequestrati bastoni ed un grosso tagliasiepi. Indagini in corso
Sono in corso indagini da parte degli investigatori del Commissariato Prenestino per fare luce sui retroscena della vicenda che nel pomeriggio di ieri ha portato all'arresto di due nomadi ed alla denuncia di altri due per tentato sequestro di persona e possesso di oggetti atti ad offendere.
Dopo aver bloccato l'auto in mezzo alla strada, tre nomadi, S.N., S.H. ed il figlio minore di quest'ultimo, hanno intimato ai 3 occupanti italiani di un'altra auto di seguirli.
All'interno del veicolo: una donna, il figlio minore ed il fratello della donna, anch'egli minore.
Motivo del "fermo", una presunta aggressione con un'arma da taglio che il giovane italiano occupante della seconda auto avrebbe posto in essere nei confronti del minorenne nomade coinvolto nella vicenda.
A quel punto, secondo quanto riferito, i tre nomadi avrebbero avvicinato l'italiano ed il bambino che era con lui intimandogli di seguirli a bordo della propria auto.
La donna, con il fratello ed il minore, sarebbero tuttavia riusciti ad allontanarsi, raggiungendo dopo poco la propria abitazione, dove però ad attenderli ha trovato ancora i tre.
A quel punto la reazione della donna ha richiamato l'attenzione di alcuni passanti, che hanno allertato il 113, consentendo l'intervento sul posto degli agenti del Commissariato Prenestino, diretto dal dr. Fabrizio Calzoni.
Gli operatori hanno immediatamente cercato di calmare gli animi di quella che apparentemente sembrava essere una lite.
Ma negli accertamenti effettuati sull'auto dei tre nomadi i poliziotti hanno rinvenuto 8 bastoni della lunghezza di circa 60 centimetri, ed un tagliasiepi di grosse dimensioni.
Accompagnati in Commissariato, S.N. e S.H. sono stati arrestati per tentato sequestro di persona, mentre il figlio minore di quest'ultimo è stato denunciato per lo stesso reato ed il conducente della seconda auto, S.I., anch'egli nomade, è stato denunciato per porto abusivo di oggetti ad offendere.
Gli investigatori proseguono le indagini per chiarire l'esatta dinamica dei fatti ed individuare ulteriori responsabilità penali su una vicenda probabilmente scaturita da vecchie ruggini e contrasti tra i due gruppi familiari.