Ne approfitta andando in giro con scooter rubato. Denunciato dalla Polizia. Altri 4 arrestati dalla Squadra Mobile
Campano, 45enne sottoposto a regime degli arresti domiciliari, mercoledì mattina era uscito di casa grazie ad un permesso che lo autorizzava ad allontanarsi dal domicilio per assistere all'udienza di un processo pendente a suo carico.
Uscito di casa, l'uomo ha però preso una direzione ben diversa rispetto a quella del Tribunale.
Per sua sfortuna, però è stato notato da un agente della Squadra Mobile mentre si aggirava nei pressi di un istituto di credito in Piazza Lodi a bordo di uno scooter ed in compagnia di un'altra persona.
Ad attirare l'attenzione dell'investigatore è stato il modo di fare sospetto dei due e, in particolare, il blocchetto di accensione dello scooter visibilmente manomesso.
L'agente della Squadra Mobile si è messo quindi sulle tracce dei due allertando immediatamente il 113.
Dalla Sala Operativa della Questura è scattato quindi il via per il controllo.
Pochi istanti e un autoradio del Commissariato Aurelio ha intercettato lo scooter nei pressi di Piazzale Flaminio intimando l'alt ai due passeggeri dello scooter.
Alla vista della pattuglia hanno accelerato tentando di far perdere le proprie tracce. Ma è stato proprio grazie anche all'intervento dell'investigatore della Mobile che i due sono stati bloccati.
Per il napoletano e il suo "complice" è scattata la denuncia per ricettazione e resistenza a Pubblico Ufficiale in concorso.
Un rumeno di 40 anni è stato invece sottoposto a fermo di indiziato di delitto, sempre dagli agenti della Squadra Mobile con l'accusa di ricettazione.
Gli investigatori, nell'ambito di servizi mirati, hanno fermato l'uomo trovandolo in possesso di numerosi oggetti di cui non ha saputo fornire spiegazioni.
Al fine di sottrarsi al controllo degli agenti, l'uomo ha anche offerto agli investigatori una somma di denaro. Alla fine dei riscontri, è scattato il fermo.
Per l'uomo oltre di ricettazione, l'accusa è anche di istigazione alla corruzione.
Per due uomini ed una donna, di nazionalità bulgara, di età compresa tra i 20 e i 25 anni, sono scattate le manette, invece, per furto aggravato.
I due uomini, seguiti da un'auto con a bordo la loro complice, si aggiravano con fare sospetto tra i motorini in sosta nei pressi di Viale Giulio Cesare.
Mentre uno fungeva da "palo", in costante contatto visivo con la vedetta in macchina, l'altro servendosi di un gancio di metallo era intento ad armeggiare vicino al blocchetto d'accensione di un motociclo.
A seguire la scena, a loro insaputa c'era un agente della Squadra Mobile, che trovatosi a passare in zona, aveva seguito tutti i loro movimenti.
L'agente è intervenuto immediatamente, riuscendo a bloccare i due, che vistisi scoperti, stavano correndo in direzione dell'auto per fuggire con la loro complice.
L'arnese utilizzato per forzare l'impianto dello scooter è stato rinvenuto ancora attaccato ai fili elettrici del motorino "attenzionato".
All'interno del veicolo sono stati inoltre rinvenuti vari arnesi atti allo scasso.
Nella stessa giornata la Squadra Mobile ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di D.M.I., rumeno di 29 anni, per una rapina avvenuta nel luglio 2010 ai danni di una donna.
I risultati operativi della Squadra Mobile, si inseriscono nell'ambito del più ampio dispositivo voluto dai vertici di via San Vitale per la prevenzione ed il contrasto dei reati predatori e delle altre forme di microcriminalità, con particolare riferimento alle rapine, agli scippi ed ai furti in appartamento.