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Roma. Truffatore arrestato dalla Polizia

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Ottiene dalla banca un mutuo di 170.000 euro con un falso atto di compravendita

Bastava sostituire la foto nei documenti d'identità per appropriarsi, senza complicazioni, di una nuova identità.

E' riuscito così ad ottenere la "proprietà" di un appartamento ed un mutuo ipotecario per 170.000 euro.

La vicenda ha inizio nell'ottobre del 2010.

V.P., di 43 anni, dopo aver letto su un periodico locale l'annuncio della vendita di un appartamento in zona Tuscolano, si è presentato al proprietario dell'immobile fingendosi interessato all'acquisto.

Dopo una breve trattativa per il prezzo, i due hanno fissato un appuntamento per sottoscrivere la proposta d'acquisto.

Presentatosi all'incontro insieme ad una complice, presentata come la sua compagna, il "falso acquirente", dopo aver versato come caparra confirmatoria un assegno di 10.000 euro, ed è riuscito ad ottenere dal proprietario una fotocopia del suo documento d'identità assieme ad una copia dell'atto di acquisto e della planimetria catastale dell'appartamento, necessari per la perizia della banca per l'accensione del mutuo.

Dopo pochi giorni la complice ha telefonato al proprietario avvisandolo che il compagno aveva avuto un incidente stradale e, quindi, della necessità di aspettare qualche giorno per incassare l'assegno.

V.P. ha avuto così tutto il tempo per ordire la sua truffa.

Con la documentazione relativa alla proprietà e la copia del documento d'identità dell'uomo si è presentato davanti ad un notaio e, insieme ad un altro complice spacciatosi per il proprietario dell'appartamento, ha stipulato un falso atto di acquisto.

Poi i due, in possesso dell'atto, si sono recati in un istituto di credito e sono riusciti ad ottenere un mutuo ipotecario sull'immobile per un importo pari a 170.000 euro.

Le indagini sono state avviate in seguito alla denuncia presentata al Commissariato San Giovanni dal "vero proprietario" dell'appartamento, che si è reso conto di essere stato raggirato solo quando, recatosi in banca per riscuotere l'assegno, ha scoperto che era scoperto.

Gli investigatori si sono messi al lavoro: sono riusciti così ad accertare che le foto apposte sia sulla carta d'identità dell'intestatario del conto corrente postale da cui era stato emesso l'assegno a vuoto, sia la foto della patente con cui il truffatore si era presentato all'ingenuo venditore, corrispondevano alla stessa persona che già in passato era stato arrestato per essersi servito di una delle due identità per le sue "operazioni truffaldine".

Il 43enne, è stato arrestato ieri mattina dagli uomini del Commissariato Romanina in esecuzione della misura della custodia cautelare in carcere per il reato di truffa, sostituzione di persona, frode, falsità materiale e possesso e falsificazione di documenti di identificazione falsi.

Nell'abitazione dell'uomo è stato rinvenuto un computer portatile, buste paga, certificazioni e documentazione fiscale, bancaria e timbri.


23/03/2011

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