Identificati e arrestati dalla Polizia. Salgono a 40 i “topi d’appartamento” arrestati dalla Questura dall’inizio dell’anno
Dopo aver forzato una botola, che dal tetto dava accesso ad un condominio di via dei Soldati, si erano introdotti in un appartamento dell'ultimo piano da cui, dopo averlo messo a soqquadro, avevano sottratto un telefono cellulare, un computer ed altri oggetti.
I due non avevano però messo in conto l'imprevisto.
Mentre infatti si stavano preparando per allontanarsi dallo stabile, si sono imbattuti nella proprietaria di casa, una giovane romana 29enne.
La donna, dopo aver notato la strana presenza di uno dei due per le scale, si è insospettita precipitandosi verso l'appartamento.
Giunta sul pianerottolo, è stata"accolta" dal secondo complice, che minacciandola con una pistola, l'ha costretta ad entrare in casa intimandole di non chiamare la polizia.
La donna, sotto shock, ha assecondato le richieste del malvivente.
In compagnia del complice, quest'ultimo si è poi allontanato, credendo di averla fatta franca.
Sul posto sono intervenuti nell'immediatezza del fatto gli agenti del Commissariato Trevi, che dopo aver recuperato la pistola, poi rivelatasi un' arma giocattolo, hanno fatto scattare immediatamente le indagini.
In particolare, i poliziotti hanno raccolto la descrizione dei due uomini, incrociandole con gli esiti di precedenti indagini.
Grazie all'attività investigativa ed alla tempestività degli agenti è stato possibile risalire ad uno dei 2 complici, un italiano 17enne di etnia rom, che era stato già arrestato dalla Polizia Giudiziaria del Commissariato Trevi lo scorso 10 febbraio per furto in appartamento.
Lo stesso è stato riconosciuto dalla vittima come uno dei complici autori della rapina da lei subito il 20 febbraio scorso.
A quel punto, gli investigatori sono riusciti a risalire anche al secondo responsabile, identificato in un 20enne italiano, anch'egli di etnia rom.
A carico dei due, una volta chiuso il cerchio investigativo, l'Autorità Giudiziaria ha emesso un ordinanza di custodia cautelare in carcere.
I provvedimenti restrittivi sono stati eseguiti nella giornata di ieri all'interno del campo nomadi del Foro Italico.
Dall'inizio dell'anno sono 40 le persone arrestate in flagranza di reati per furti o rapine in appartamento in diverse zone della città.
In molti casi si rivela determinante la collaborazione con il cittadino che, in presenza i situazioni sospette allertano senza esitazioni il "113", consentendo l'intervento delle Volanti della Questura e delle Autoradio dei Commissariati.
Dall'inizio di gennaio la Questura ha rimodulato i servizi su strada, potenziando la presenza di pattuglie sul territorio, con particolare riferimento ai reati predatori tra cui furti, rapine e borseggi.