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"Corsaro Nero": 14 arresti per droga.

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La cocaina arrivava dal sud america con corrieri ingoiatori.

Avevano messo in piedi un'organizzazione, che riusciva ad importare cocaina
direttamente dal Venezuela per spacciarla per le strade della Capitale. In manette sono finite 14 persone al termine di una indagine durata due anni e coordinata dalla direzione distrettuale antimafia della Procura di Roma. La banda era composta in prevalenza da una famiglia residente a Roma ma originaria della Calabria. Il capofamiglia, Salvatore Tripodi, 50 anni, nato a Cinquefrondi, in provincia di Reggio Calabria, grazie alle sue conoscenze aveva allacciato contatti diretti con i cartelli venezuelani. La cocaina giungeva nella Capitale con corrieri sudamericani che la trasportavano con il metodo degli ovuli ingeriti. Le indagini compiute dalla sezione
antidroga della squadra mobile della Capitale, diretta da Vittorio Rizzi, e del COmmissariato Fidene, diretto dal dr. Paolo Volta, erano partite da un semplice arresto compiuto dalla polizia nella borgata Fidene nel 2008.
Gli investigatori dopo il fermo di un pusher trovato con 50 grammi di cocaina sono piano piano riusciti a risalire all'intero organigramma dell'organizzazione. Ai corrieri veniva data una cifra che andava dai mille ai duemila euro, mentre poi nella Capitale lo spaccio avveniva nelle zone del Prenestino, di Roma Nord fino a raggiungere anche Tivoli. Nel corso della notte gli agenti hanno compiuto una ventina di perquisizioni
nei confronti di altrettanti indagati sospettati di essere pusher della banda. Tra i destinatari delle ordinanze di custodia cautelare, richieste dal procuratore aggiunto
Giancarlo Capaldo, anche un venezuelano di 37 anni che risiede in Spagna che secondo l'accusa si occupava di mantenere i contatti tra il Sudamerica e l'Italia. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati 5 kg di cocaina.Uno dei corriere
bloccati qui in Italia si trovava, in attesa di espellere gli ovuli nell'abitazione di un dipendente del ministero dei Beni Culturali. L'impiegato metteva a disposizione la sua casa alle porte della Capitale, che veniva impiegata come base logistica.


22/02/2011

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