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Transessuale arrestato per rapina dalla Polizia di Stato

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Stordiva vittime con alcolici. Da gennaio 71 rapinatori arrestati nell’ambito del piano di contrasto della Questura

Forse confidava nel fatto che le sue vittime non lo avrebbero mai denunciato.

M.R.L.C., transessuale colombiano di 34 anni, in Italia senza fissa dimora ed un "curriculum" con più di 10 "alias" forniti alle forze dell'ordine, ha però concluso la sua carriera ieri pomeriggio, in quanto è stato arrestato per rapina dagli agenti del Commissariato Viminale, diretto dal dr. Carmine Belfiore.

Nei pressi della stazione Termini, il colombiano ha "adescato" infatti le vittime sbagliate.

Con modi gentili ed accattivanti, ha convinto a bere del vino insieme a lui due uomini, entrambi romani, circa trentenni e pregiudicati, dopo averlo acquistato in un supermercato.

Li ha invitati a seguirlo all'interno di un palazzo, poco distante.

Giunti nel fabbricato, sono saliti fino al quinto piano e una volta sul pianerottolo, M.R.L.C. ha fatto allontanare uno dei due, chiedendogli di andare ad acquistare altro vino, da consumare poi insieme, mentre lui rimaneva ad attenderlo con l'amico, per fare conoscenza.

Al suo ritorno, l'uomo ha trovato l'amico disteso a terra in stato confusionale ed il transessuale accanto.

Immediatamente l'uomo ha cercato di rianimare il suo amico che, ripresosi dallo stordimento, si è accorto che gli mancava il cellulare, accusando il colombiano della sparizione.

Tra i due è nata un'accesa discussione, nel corso della quale entrambi sono caduti, rotolando per le scale.

Rialzatisi, i due amici hanno trascinato il transessuale fino al vicino Commissariato Viminale, per denunciare l'accaduto alla Polizia di Stato.

All'interno delle tasche di M.R.L.C. gli agenti hanno trovato tre telefoni cellulari, dei quali uno riconosciuto come proprio dal denunciante e due di sospetta provenienza illecita.

Il colombiano è stato quindi arrestato per rapina impropria; sono in corso accertamenti da parte della Polizia relativamente alla provenienza degli altri 2 telefonini.

Sono 71 le persone arrestate in poco meno di 40 giorni dagli uomini della Questura di Roma dall'inizio di gennaio per il reato di rapina.

Gli episodi nelle diverse occasioni sono stati consumati con diverse modalità e rivolti a diversi obiettivi, tra cui farmacie, istituti di credito, sale giochi, ma anche passanti.

Il numero di rapine crescenti registrato all'inizio dell'anno aveva indotto una rimodulazione del dispositivo di prevenzione e contrasto antirapina, decisa nell'ambito di riunioni mirate tenute dal Questore di Roma con i Dirigenti degli Uffici centrali, e dei 49 Commissariati.

Sono 102 gli equipaggi della Questura impegnati questa mattina nelle aree del centro della periferia, per assicurare una più ramificata presenza sul territorio dell'intera provincia, nonché una maggiore attenzione rispetto agli obiettivi ed alle fasce orarie maggiormente esposte a rischio.

Sulla base di un attenta pianificazione è stato anche disposto il supporto del Reparto Volo di Pratica di Mare per consentire un più efficace monitoraggio del territorio. Proprio sabato scorso gli agenti del Commissariato Anzio-Nettuno e delle Volanti della Questura sono riusciti a bloccare quattro rapinatori in fuga autori di una rapina ad un supermercato grazie al supporto dell'elicottero della Polizia di Stato che ha rintracciato il veicolo utilizzato per la fuga.

La mappatura dei singoli episodi e l'analisi delle modalità di azione dei responsabili non ha fatto emergere un identikit "seriale".

In molti casi oltre gli esercizi commerciali sono stati presi di mira anche passanti lungo le diverse strade del centro e della periferia.

Non ci sono constanti nemmeno tra le modalità di azione che vedono il ricorso a pistole giocattolo ad oggetti contundenti fino ad arrivare alla semplice minaccia.

Variabile anche il bottino tra poche centinaia di euro fino a cifre di circa 7.000 euro, orologi di valore ed altri oggetti sottratti alle vittime.

L'attività antirapina affidata alle Pattuglie della Polizia di Stato non rappresenta tuttavia la sola priorità del controllo del territorio.

La maggiore presenza degli equipaggi contribuisce infatti all'azione di prevenzione e contrasto di tutte le forme di illegalità che si registrano sul territorio, all'insegna di un maggiore dinamismo che contribuisca a rispondere con le risorse disponibili alle esigenze dei cittadini e di tutti gli altri utenti che si rivolgono al 113 o al 112 per chiedere aiuto.

Roma, 21 febbraio 2011


21/02/2011

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