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Minacciano un loro cliente in difficolta’ spingendolo a cedere l’attivita’

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Due estorsori denunciati dalla Polizia

Era iniziato come un normale rapporto di natura commerciale quello tra un commerciante ed i due soci proprietari di un azienda che vende prodotti telefonici all'ingrosso.

Con il passare del tempo però, a causa delle difficoltà economiche del commerciante, quel rapporto si è trasformato pian piano in una vera e propria estorsione.

I due titolari dell'azienda avendo accumulato un credito di circa 50.000,00 euro, quando hanno iniziato a "pressare" per la riscossione del credito nei confronti del commerciante insolvente.

A nulla sono servite le ripetute richieste dell'uomo, che in più occasioni ha manifestato la sua disponibilità a saldare il debito, chiedendo però un allungamento dei tempi per consentirgli di superare il momento "no" che stava attraversando.

Le sue richieste, per un breve periodo di tempo hanno tranquillizzato i due creditori che poi, stufi di aspettare, hanno iniziato a metterlo con le spalle al muro.

Uno dei due soci, particolarmente risoluto, aveva cominciato a minacciarlo con telefonate ed sms sempre più frequenti. In una circostanza addirittura, i due estorsori, venuti a conoscenza di una proprietà immobiliare del debitore in Sardegna, lo avevano più volte spinto con minacce, al fine di costringerlo a vendere e saldare quindi il suo debito.

Ieri all'ennesima minaccia nei suoi confronti, la vittima ha deciso di rivolgersi alla Polizia e raccontare tutto.

I due creditori infatti con un vero e proprio blitz, il 7 febbraio si sono presentati nel suo negozio, nel quartiere Appio, e dopo averlo minacciato per l'ennesima volta, lo hanno costretto a cedere la sua attività commerciale, facendogli compilare una dichiarazione di voltura.

Hanno quindi sottratto dalla vetrina del negozio tutte le confezioni di telefoni cellulari esposte in vendita, per un valore di circa 5000 euro e le hanno caricate sulla loro auto, chiudendo il negozio con un loro lucchetto, apponendo poi sulla serranda un foglio con la scritta chiuso per inventario.

La vittima ha quindi chiamato il 113 raccontando quello che era accaduto ed i poliziotti lo hanno invitato a formalizzare una denuncia presso il Commissariato di zona.

Poco più tardi infatti gli agenti del Commissariato San Giovanni, diretti dal Dr. Francesco Bova, si sono presentati presso la sede della società sequestrando le confezioni dei telefoni cellulari indebitamente sottratte alla vittima, e recuperando anche la dichiarazione di cessione dell'attività.

Per P.E., di 58 anni, ed il suo socio C.M., di 43 anni, è quindi scattata la denuncia per estorsione.

Roma, 10 febbraio 2011


10/02/2011
(modificato il 11/02/2011)

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