Ordinanza di custodia in carcere eseguita dalla Polizia a carico di un 46enne romano. Riconosciuto dai testimoni
Nel giro di pochi mesi, tra agosto e ottobre dello scorso anno, aveva messo a segno due rapine nella stessa agenzia di una banca di via Serafini insieme ad un complice.
Ma al secondo la colpo la sorte gli aveva voltato le spalle. L'immediato intervento degli agenti del Commissariato Monteverde, infatti, aveva consentito di bloccare i 2 complici, assicurandoli alla giustizia.
Ma gli investigatori del Commissariato, diretto dal dr. Mario Viola, non hanno desistito dalle indagini sulla prima rapina.
Anzi, partendo dall'analisi del modus operandi, ed intrecciando i dati relativi ai due episodi, hanno riscontrato numerose similitudini.
Ad agosto il più anziano della coppia di rapinatori era entrato in banca, coprendosi il volto.
In particolare, in quella circostanza il travisamento era avvenuto con un indumento intimo, e avvicinatosi ad una delle casse, aveva aperto un cassetto prelevando il denaro contenuto al suo interno.
Quindi, raggiunto il suo complice, anch'egli con il volto coperto, e che lo attendeva in prossimità della porta girevole della banca, aveva minacciato i dipendenti della banca intimandogli di aprire la porta elettronica, ed era fuggito a bordo di uno scooter.
Anche grazie al riconoscimento di alcuni testimoni, quindi, gli agenti sono riusciti ad accertare il coinvolgimento di C.V., 46enne, nella prima rapina.
Sulla base degli elementi di prova raccolti, l'Autorità giudiziaria, su richiesta degli investigatori del Commissariato Monteverde, ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, che è stata notificata l'altro giorno all'uomo, già in stato di detenzione.
Roma, 10 febbraio 2011