Con l’aiuto di una complice travestita da babbo natale si erano fatti aprire la porta dalla vittima.
Hanno utilizzato lo stratagemma della consegna di una stella di natale da parte di una ragazza travestita da Babbo Natale per far aprire la porta al proprietario di un appartamento di Via Cardinal Garampi. Ma dopo essere riusciti nel loro intento, lo hanno immobilizzato e lo hanno rapinato.
E' successo nel pomeriggio dell'11 dicembre scorso. L'uomo ha aperto la porta, convinto che la donna portasse un "regalo di Natale". Subito dopo però, dal pianerottolo sono sbucate altre tre persone che lo hanno scaraventato a terra. Una volta in casa, gli aggressori gli hanno legato le mani con del nastro da imballaggio, gli hanno coperto il volto con la federa di un cuscino e per costringerlo a dirgli dove teneva i gioielli e i soldi lo hanno colpito con calci e pugni minacciandolo per non farlo gridare.
Non soddisfatti del contenuto del portafogli dell'uomo, hanno iniziato a mettere a soqquadro la casa, riuscendo ad appropriarsi dei gioielli della vittima custoditi in un comò e di circa 800 euro nascosti in un barattolo di latta riposto in una nicchia ricavata in una parete coperta da un quadro.
Poco dopo i rapinatori si sono allontanati con il loro bottino. La vittima, è riuscita a slegarsi i polsi ed a chiamare la Polizia.
Sul posto gli Agenti della Squadra Mobile, diretti dal Dr. Vittorio Rizzi, e la Polizia Scientifica hanno rinvenuto oltre il nastro da imballaggio, utilizzato per immobilizzare la vittima, anche un proiettile calibro 22 inesploso.
E' stata un'impronta lasciata sulla cornice del quadro dietro il quale era nascosto il denaro, e subito individuata dai tecnici della Polizia Scientifica, che ha consentito di identificare uno degli autori della rapina.
Le indagini della Squadra Mobile attraverso appostamenti e pedinamenti, hanno consentito di rintracciare così D.F., pluripregiudicato di 38 anni.
Nei suoi confronti la Squadra Mobile ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per rapina aggravata.
Gli investigatori sono ora sulle tracce degli altri due complici.
Roma, 18 gennaio 2011