Era entrato per un panino e invece di pagare chiese un prestito di € 50
E' accaduto nella notte tra giovedì e venerdì scorso nella zona di Casilino.
Un giovane, intorno ai 30 anni, è entrato nel locale presentandosi apparentemente come un normale avventore. E' entrato nel kebab gestito da un indiano nel quartiere del Casilino per consumare un panino, ma al momento di pagare ha detto al proprietario di non avere soldi.
Quando il gestore del locale ha chiesto al cliente il perchè non glielo avesse detto prima, l'avventore, "per tutta risposta", gli ha chiesto 50 euro in prestito, "promettendo" la restituzione entro un paio di giorni.
Al rifiuto del cittadino indiano titolare dell'attività commerciale, lo ha tuttavia minacciato, allontanandosi a bordo di un auto.
Dopo circa un'ora si è ripresentato nel locale, rinnovando la richiesta del prestito, e all'ennesimo rifiuto ha apparentemente desistito.
Quando il pericolo sembrava scampato, la stessa persona si è ripresentato nel negozio con una busta contenente del liquido infiammabile, che ha utilizzato per cospargere il pavimento, dandogli fuoco.
L'uomo si è quindi allontanato, mentre il gestore del locale si è affrettato a spegnere le fiamme.
Quando gli agenti del Commissariato Casilino, diretti dal dr. Antonio Roberti, sono arrivati sul posto, il titolare del Kebab ha raccontato l'intera vicenda ai poliziotti.
Personale della Polizia Scientifica dopo i primi rilievi ha constatato che effettivamente si trattava di un incendio doloso.
La busta in plastica rinvenuta sul posto mostrava ancora tracce di benzina mentre l'accendino usato per appiccare il fuoco e' stato trovato poco distante dal bancone semidistrutto dalle fiamme.
Ricostruita l'intera vicenda gli agenti si sono adoperati per rintracciare il responsabile, che, dopo poco, e' stato bloccato in via di Torre Spaccata in compagnia di due persone a bordo di un auto.
Identificato per R.C., romano di 31 anni, con precedenti dello stesso tipo, dopo i primi riscontri è stato tratto in arresto per il reato di tentata estorsione, incendio doloso e condotto in carcere.
Roma, 7 gennaio 2010