Individuato e denunciato dagli Agenti della Polizia Amministrativa della Questura
Al direttore del negozio non tornavano i conti. Una differenza di circa 3000 euro tra la merce venduta e il denaro effettivamente incassato.
Dalla sua denuncia sono così iniziate le indagini degli agenti della Polizia Amministrativa della Questura, diretta dal dr. Edoardo Calabria.
Un "escamotage" ingegnoso quello trovato da un 67enne all'interno del negozio MediaWorld presso il centro commerciale Porte di Roma.
L'uomo, un pensionato italiano, sostitutiva i codici a barre apposti sulle confezioni dei prodotti con altri codici corrispondenti però a merce con prezzo decisamente inferiore. Una volta effettuato lo "scambio", proseguiva verso le casse, pagando quindi il prezzo corrispondente al nuovo codice, naturalmente più basso.
Con questo sistema l'uomo era già riuscito in due precedenti occasioni a farla franca. Nella prima era riuscito ad acquistare un accessorio per un apparato elettronico al costo di 39 euro rispetto alle 149 realmente dovute. Un'altra volta invece, si era portato via un monitor dal prezzo di 1079 euro pagandolo solamente 149 euro.
Proprio ieri pomeriggio una dipendente del negozio, insospettita dalla differenza di valore tra il prezzo da pagare ed il reale valore del prodotto ha fermato il cliente.
Questa volta F.F., queste le iniziali dell'uomo, si era presentato alla cassa con due Personal Computer per un valore commerciale di oltre 1000 euro. Ma il codice a barre falsificato corrispondeva a 150 euro, un prezzo quindi nettamente inferiore.
Dalle verifiche effettuate dagli agenti, è emersa la responsabilità dell'uomo per precedenti acquisti fraudolenti avvenuti nello stesso esercizio commerciale.
Accompagnato presso gli uffici della Divisione Amministrativa, l'uomo è stato denunciato per il reato di truffa.
Alla fine degli accertamenti tutto il materiale è stato riconsegnato al direttore del negozio, mentre sono in corso da parte della Divisione Amministrativa ulteriore indagini volte ad appurare altre eventuali truffe.
Roma, 6 dicembre 2010