La Polizia denuncia 4 romani incensurati per estorsione
Una normale giornata lavorativa trasformatasi in serata in una scena degna di una ficton televisiva.
È successo ieri sera alle 19.15 in via Pisanelli in zona Villa Glori dove un uomo, accompagnato da tre "scagnozzi", si è recato negli uffici di una ditta per riscuotere una somma di denaro per un presunto lavoro non retribuito.
L'uomo, R.R., giunto nell'ufficio interessato, ha ordinato alla segretaria di allontanarsi. Dopo aver lasciato due uomini di guardia sul corridoio si è recato nella stanza di E.P., consulente per gli acquisti della ditta e cugino della sua fidanzata. Davanti alla porta della stanza l'altro complice, per impedire l'ingresso durante l'incontro.
Senza troppi convenevoli R.R. ha iniziato a minacciare e insultare E.P.
Quest'ultimo doveva immediatamente consegnargli 4000 euro altrimenti sarebbe stato peggio per lui. E.P. ha cercato di calmarlo e di farlo ragionare, i lavori svolti erano stati saldati regolarmente e non si spiegava il motivo dell'irruente visita. Ma R.R. sempre più infuriato ha iniziato a mettere a soqquadro l'ufficio fino a ribaltare la scrivania.
Il rumore e le grida hanno allertato uno dei colleghi di E.P. che ha cercato di accedere alla stanza ma gli è stato impedito dall'uomo sulla porta.
E.P. ha spiegato che il collega era l'addetto per l'emissione di assegni e a questo punto è stato fatto entrare. Nonostante l'immediata emissione di un assegno non intestato del valore di 4000 euro R.R. ha continuato con le sue minacce. Se E.P. non avesse sistemato anche un'altra questione, lo avrebbe "lasciato a terra".
A questo punto sono intervenuti i tre complici che gli hanno detto di lasciar perdere poiché oramai avevano l'assegno e lo hanno portato via.
Immediatamente è stato chiamato il 113 e successivamente E.P. si è recato negli uffici del Commissariato Villa Glori diretto dal dr. Giuseppe Rubino per sporgere denuncia.
L'uomo ha raccontato agli agenti la sua disavventura precisando che il lavoro di R.R. era sempre stato regolarmente pagato. Probabilmente il rancore dell'uomo nei suoi confronti era dovuto all'interruzione del rapporto di lavoro della compagna. Anche quest'ultima era stata regolarmente pagata ma doveva ancora ricevere alcuni rimborsi.
I poliziotti, dopo aver ascoltato anche altri dipendenti della ditta in merito ai fatti raccontati da E.P. hanno rintracciato R.R. e i suoi tre accompagnatori.
Al termine degli accertamenti i quattro (R.R. di 42 anni, S.D.N. di 35 anni, F.R. di 41 anni e D.R. di 41 anni) tutti romani incensurati, sono stati denunciati in stato di libertà per estorsione.