fermati 40 extracomunitari irregolari
I controlli sono scattati questa mattina alle 08.00 alla Stazione Ostiense. Immigrazione clandestina, abusivismo commerciale, stupefacenti e prevenzione di scippi e rapine sono gli obiettivi prefissi dalla Questura nell'ambito di un piano integrato che coinvolge i principali terminal di transito dei flussi pendolari.
Con la nuova strategia i controlli vengono anticipati all'ingresso delle varie zone della città. I controlli sono stati in particolar modo orientati presso i punti di arrivo dei treni ordinari provenienti dalle altre zone della Provincia nonché in corrispondenza dell'arrivo dei convogli della metropolitana.
Complessivamente sono 40 gli extracomunitari che sono stati trovati senza documenti e che sono stati messi a disposizione dell'Ufficio Immigrazione per gli ulteriori riscontri e per l'eventuale istruttoria finalizzata all'espulsione dal territorio nazionale.
Nel corso dell'attività è stata anche sequestrata merce contraffatta a seguito di alcuni venditori fermati. In campo c'erano anche le unità cinofile per eventuali controlli antidroga. La nuova strategia pianificata dalla Questura ed affidata al coordinamento del Dirigente dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico Dr. Raffaele Clemente è ancora una volta orientata al lavoro di rete tra i vari uffici della Questura.
Ancora una volta, infatti, si rivela determinante l'azione integrata su strada con le competenze specifiche dell'Ufficio Immigrazione, diretto dal Dr. Maurizio Improta, e della Polizia Scientifica, diretta dalla D.ssa Laura Tintisona. E' all'Ufficio Immigrazione, infatti, che viene affidata la finalizzazione dei controlli attinenti soggetti stranieri con l'adozione di provvedimenti di espulsione ed allontanamento dal territorio nazionale.
I controlli si inseriscono in una attenta pianificazione che vedrà proseguire analoghi interventi anche presso altri scali ferroviari, offrendo così un contributo ulteriore altresì per la mappatura di eventuali fenomeni che interessano il contesto urbano.
Roma, 21 ottobre 2010