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Racket tra parcheggiatori abusivi. Cittadino siriano minacciato e percosso

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Banda di rumeni capeggiati da una donna. Tre arresti della Polizia

Ambiva a un posto da parcheggiatore abusivo in un'area già "occupata" da 2 donne rumune in via delle Tre Fontane. Prima le minacce di morte poi la violenza.

E' accaduto lo scorso giugno, quando un cittadino siriano in preda al panico si è rivolto al 113 denunciando un'aggressione.

Anche durante la conversazione telefonica il malcapitato continuava a ricevere percosse dai suoi aggressori tanto da dover interrompere la conversazione. All'arrivo della Polizia lo straniero è stato trovato a terra in uno stato di semi incoscienza. Sul viso i segni evidenti delle percosse ricevute ma nessuna traccia degli aggressori.

Soccorso in ospedale i medici lo hanno medicato per la frattura delle ossa facciali, trauma cranico e rottura del setto nasale.

Solo dopo alcuni giorni è stato in grado di recarsi presso il Commissariato di Esposizione e raccontare quello che era successo il giorno dell'aggressione.

La sera del 16 giugno una donna rumena lo aveva avvicinato per l'ennesima volta, dicendogli che se voleva rimanere in quella zona come parcheggiatore gli doveva versare la metà del guadagno, altrimenti lo avrebbe mandato in "galera denunciandolo per aver violentato la figlia".

Al diniego della vittima un uomo gli si era avvicinato minaccioso e lui impaurito si era allontanato. Passato qualche minuto la donna lo ha raggiunto di nuovo e dopo averlo avvertito e suggerito di lavorare per lei in cambio di protezione, improvvisamente, lo ha colpito con una bottiglia al volto.

Dolorante ma determinato a non darla vinta alla donna, che intanto continuava a minacciarlo di morte, chiamava il 113 ma a questo punto è stato colpito ancora dalle 2 donne e dall'uomo con calci e pugni.

Le indagini degli Agenti del Commissariato Esposizione, diretti dal dr. Giuseppe Piervirgili, hanno consentito di ricostruire l'intera vicenda dando un volto e un nome ai tre responsabili del brutale pestaggio.

Nella serata del 12 ottobre i primi arresti. Le due cittadine rumene M.S e V.N., rispettivamente di 37 e 33 anni, sono state rintracciate nei pressi del laghetto dell' Eur. I.V. 36 anni, è invece stato rintracciato nella serata di ieri all'interno di un abitazione di fortuna che si era costruito in un'area verde della via Ostiense.

Condotti in carcere dovranno rispondere di tentata estorsione e lesioni gravi.

Roma, 14 ottobre 2010


14/10/2010

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