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Roma. "Pub Crawl", bevi e fuggi tra i locali del centro

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6 persone denunciate tra gestori e organizzatori dei trekking alcolici

"Pub Crawl": bevi e fuggi tra locali, wine bar e birrerie del centro della città.

È questa una delle frontiere del bere giovanile su cui gli uomini della Polizia Amministrativa della Questura, diretti dal dr. Edoardo Calabria, si sono concentrati nelle ultime settimane.

Due licenze sospese con provvedimento del Questore per due locali notturni, di cui uno in via dei Serpenti e uno a Castel Sant'Angelo. Sono sei le persone denunciate in stato di libertà tra gli organizzatori degli eventi e gestori delle attività commerciali che hanno promosso e ospitato il pub crawl.

Si tratta di un vero e proprio "trekking alcolico", con ritrovo e vendita dei biglietti in Piazza di Spagna, in via dei Serpenti o in Vicolo San Biagio presso noti pub della zona.

Costo del biglietto 25 euro a persona in alcune note piazze della capitale, tra cui anche Piazza di Spagna e 20 euro presso gli altri due punti vendita. Previsti sconti il martedì per le donne e il giovedì per gli studenti.

Dopo una serie di accertamenti e servizi di osservazione sono iniziati quindi il "tour serale" degli uomini della Questura, seguendo il gruppo di "pub crawlers" per le vie del centro cittadino.

Ore 22.00 circa, Piazza di Spagna: i ragazzi sono tutti in attesa che il gruppo diventi numeroso per partire per il pub crawl: è questa la fotocopia di un evento di metà settimana.

Capitanati da una ragazzo che indossa una maglia nera con scritta dorata, si inizia con le varie tappe del "giro alcolico".

Per finire la serata i clienti, già abbondantemente "carichi" di alcol, vengono accompagnati in altri locali, i cui gestori consentono l'ingresso gratuito e consumazione libera di un così detto "shortino", a fonte comunque della consumazione obbligatoria di un'altra bevanda alcolica.

Alla base delle denunce, la determinazione in altri dello stato di ubriachezza e l'inottemperanza dell'ordinanza del Sindaco di divieto di qualsiasi evento riconducibile al pub crawl del 25 maggio scorso.

La sospensione delle licenze invece, è, scattata per la pericolosità dei locali frequentati da centinaia di persone ubriache.

E' questo il bilancio dell'attività condotta dalla Polizia Amministrativa, articolata in servizi di osservazione, pedinamenti e monitoraggio di siti internet.

Le indagini si sono intensificate dopo le sospensioni delle licenze disposte dal Questore in occasione di precedenti controlli al pub di Via Vittorio Emanuele II e all'Ostello di Via Livorno.

Infatti, all'esterno del primo locale al momento del controllo, è stato notato un gruppo numeroso di giovani, tra cui molti stranieri e minori, intento a consumare bevande alcoliche sul marciapiede.

Un ulteriore indizio sull'organizzazione di questo tipo di eventi ha trovato conferma quando all'interno dell'Ostello di via Livorno sono state trovate locandine pubblicizzanti l'evento denominato "Romes Ultimate Party".

Monitorati dagli agenti i vari siti internet, l'iniziativa era dettagliatamente pubblicizzata sul sito www.pubcrawlrome.com, dove in lingua italiana veniva riportata la scritta "dal 25 maggio, 2010 il così detto "pub crawl" a Roma non esiste più... Queste sono le nuove ordinanze comunali e noi ci adattiamo e le rispettiamo! Ci vediamo dopo il 31 dicembre, 2010!", richiamando lo stop per l'attuazione dell'ordinanza comunale.

Sulla versione in lingua inglese del portale, invece, non veniva fatto alcun riferimento al divieto, anzi proseguono la promozione del pub crawl.

Il "Pub Crawl" deriva dalla fusione della parola Pub e Crawl.

To Crawl: letteralmente strisciare, "strisciare per pub" o "andare carponi per pub". Da l'idea di come si muovono i partecipanti tra un pub e l'altro dopo le prime birre bevute .

Questo termine include anche le variazioni di "Gin Crawl e Beer Crawl".

L'usanza, di origine anglosassone, è stata adottata da altre città europee con fini di socializzazione, in modo che i partecipanti possano conoscere altre persone affini e pub della città ancora sconosciuti.

Sono dei veri e propri tour di una parte poco conosciuta della città e spesso ignota ai turisti.

Vere e proprie campagne pubblicitarie, anche online, incentivano l'abuso di alcol attraverso il pub crawl: "giovani ragazzi locali esperti del divertimento portano te e i tuoi amici nei migliori pub disponibili, dove avrai drink a prezzo scontato e omaggi". È uno degli appelli che si trova su internet.

Ci son due tipi di pub crawl: uno è quello più "improvvisato", in cui semplicemente un gruppo di ospiti dell'ostello e uno o più membri dello staff si ritrovano a una cert'ora e iniziano il tour, in maniera informale.

Il secondo tipo è invece più formale, si paga prima del tour la somma pattuita alla guida, viene dato un segno di riconoscimento (un braccialetto, un pass…), e non si dovrà fare altro che seguire il gruppo.

In questo caso, solitamente, in ogni pub che viene visitato non sarà nemmeno necessario ordinare, poiché la guida avrà già preso accordi con il gestore, lo slogan "entra, siediti, bevi…. e rialzati, ci sono ancora tanti pub da visitare!".

Normalmente il numero di pub visitati in un pub crawl è multiplo di 3: da un minimo di 3 ad un massimo di 18. L'orario tipico del pub crawl va dalle ore 20.00/21.00 fino alle 2.00 circa di notte.

Roma, 16 settembre 2010


16/09/2010

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