Finto agente denunciato dalla Polizia di Stato
Avvicinava belle ragazze sulla scalinata di Trinità dei Monti, presentandosi come agente cinematografico in cerca di volti "nuovi" da introdurre nei casting per la produzione di una nota fiction televisiva.
Grazie alle doti di abile comunicatore, B.C. 29enne romano, era riuscito a convincere 2 giovani ventenni a farsi consegnare copia dei documenti e 60 euro per realizzare un book fotografico ed iscriverle all'ufficio collocamento dello spettacolo.
Aveva anche promesso loro un appuntamento per il 30 agosto negli stabilimenti cinematografici di Cinecittà per la realizzazione delle scene della fiction.
Per essere più credibile, le aveva ammonite che in caso di mancata presentazione avrebbero dovuto pagare una penale di 250 euro.
Le ragazze, dapprima emozionate per quanto accaduto hanno poi riflettuto sulla vicenda e, intuendo di essere state imbrogliate, hanno chiamato "l'agente" per disdire l'impegno fissato.
L'uomo, infastidito ha dapprima risposto che non era possibile, ma poi ha dato loro un nuovo appuntamento, per le 22.30 di ieri sera, a piazza di Spagna per rinviare piuttosto che disdire "l'audizione" a Cinecittà.
Le ragazze a questo punto si sono rivolte agli agenti del Commissariato Trevi Campo Marzio diretto dal dr. Lorenzo Suraci, denunciando l'accaduto.
Seguite a distanza da agenti della Polizia di Stato in abiti civili, le ragazze sono andate all'appuntamento.
B.C. si è dimostrato restio a disdire l'impegno cinematografico pretendendo però la penale di 250 euro per la mancata presentazione.
Però, insospettito dall'atteggiamento guardingo delle ragazze, ha chiesto loro di salire nella parte più alta della scalinata.
Non ha fatto in tempo ad allontanarsi perchè sono sopraggiunti i poliziotti che lo hanno accompagnato negli uffici del Commissariato e denunciato in stato di libertà per truffa.
La Polizia sta effettuando accertamenti circa le fotocopie dei documenti d'identità di ragazze trovate dagli agenti nella valigetta "24 ore" di B.C. riconducibili presumibilmente ad altre vittime di truffa.
Roma, 27 agosto 2010