Peruviano recide la gola ad un connazionale,arrestato dalla Polizia
Nel corso della notte, una pattuglia di Agenti della Polizia di Stato della Questura, impegnata nei consueti servizi di controllo del territorio, transitando in piazza dei Cinquecento, soccorreva un uomo, un peruviano di 44 anni, che perdeva copiosamente sangue all'altezza del collo.
Veniva immediatamente fatta richiesta di un'ambulanza, mentre i poliziotti cercavano di tamponare la ferita in attesa del personale sanitario.
Nel frattempo giungeva sul posto altro personale del Commissariato Viminale, che individuava, a non molta distanza, un altro cittadino peruviano, poi identificato per C.S.J.B., di 33 anni, che presentava una ferita al labbro superiore, che veniva anch'egli soccorso dai poliziotti.
Le indagini effettuate, anche con l'ascolto dei testimoni presenti, permettevano di ricostruire l'accaduto, accertando che tra i due, poco prima, era scaturita una violenta lite per motivi sentimentali, in quanto da una prima ricostruzione sembrerebbe che entrambi fossero innamorati della stessa donna, attualmente in corso di identificazione.
La lite, dapprima verbale, era ben presto degenerata ed il C.S.J.B., dopo aver rotto una bottiglia, aveva attinto al collo il connazionale, recidendogli la vena giugulare.
Operato d'urgenza, il ferito è stato operato d'urgenza presso l'ospedale S. Giovanni, dove si trova tuttora ricoverato.
C.S.J.B., anch'egli medicato dai sanitari del citato nosocomio, al termine è stato arrestato per tentato omicidio.
Roma, 16 luglio 2010