Fermato dalla Polizia un uomo senza fissa dimora per violenza sessuale
Nella tarda serata di ieri, gli Agenti della Polizia di Stato della Questura, impegnati nei servizi di controllo del territorio, transitando in via dei Fori Imperiali venivano contattati da tre giovani, un uomo e due donne, turisti rumeni, che in maniera concitata riferivano che le due ragazze erano state vittime di minacce e di violenza sessuale da parte di un uomo che ancora si trovava lì nei pressi e che veniva da loro indicato.
Subito individuato, alla vista dei poliziotti tentava di darsi alla fuga in direzione di via Labicana, ma veniva poco dopo bloccato ed identificato per S.B., bulgaro di 31 anni, in Italia senza fissa dimora.
Tutti venivano accompagnati in questi Uffici ove dalle dichiarazioni dei tre giovani veniva riscostruito l'accaduto.
Circa due ore prima i tre rumeni, a passeggio in piazza Vittorio Emanuele, venivano avvicinati dall' S.B. il quale, forse ubriaco, in un inglese stentato faceva chiaramente intendere di voler avere un rapporto sessuale con una delle ragazze.
Alle rimostranze del ragazzo presente lo aggrediva con calci e pugni, minacciandolo di morte e palpeggiando successivamente le due donne ai glutei e al seno.
I tre giovani riuscivano a divincolarsi dall'aggressore e continuavano nel loro itinerario fin quando, giunti in via dei Fori Imperiali, in una zona poco illuminata nei pressi del Colosseo, subivano ancora la violenza dell'uomo che li aveva probabilmente seguiti nel loro tragitto e, approfittando del luogo buio, afferrava violentemente per un braccio la ragazza, cercando di costringerla ad avere un rapporto sessuale.
Tale azione veniva notata dagli altri due giovani che la precedevano e che accorrevano subito in suo aiuto, consentendole di liberarsi dalla presa dell'uomo.
Poco dopo giungeva una pattuglia del Commissariato Viminale mentre il cittadino bulgaro si trovava ancora nei pressi.
Avuti precisi riscontri sull'accaduto, lo straniero veniva pertanto sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria e associato presso il carcere di Regina Coeli, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
Roma, 10 luglio 2010.