Tradito dall' antifurto satellitare dell'auto rubata: arrestato
Nella scorsa notte, era riuscito ad effettuare un furto in abitazione, a Marina di Ardea, dimostrando particolare abilità.
Approfittando delle finestre aperte per il caldo, era riuscito infatti ad entrare in un'abitazione, sita al primo piano, senza svegliare i proprietari, impossessandosi di computers portatili, vari oggetti in oro e le chiavi di riserva di un suv Volkswagen di proprietà della famiglia.
Riuscito ad individuare l'auto parcheggiata nelle vie adiacenti, si era allontanato in direzione della capitale a bordo della vettura.
L'operazione, dunque, era in apparenza riuscita perfettamente e del resto, come scopriranno più tardi gli Agenti della Polizia di Stato della Questura, l'uomo è un vero specialista del settore, essendo stato più volte segnalato per reati dello stesso tipo.
Stavolta, però, a tradirlo è stato l'antifurto satellitare installato sull'auto, che ha cominciato a segnalare il furto e la posizione della vettura alla società che gestisce l'antifurto, che ha subito contattato la sala operativa della Questura.
Le pattuglie della Polizia hanno pertanto cominciato ad effettuare una battuta nelle vie del centro storico, dove era stata segnalata la presenza dell'auto, giungendo ad intercettarla in piazza della Cancelleria.
Intuendo che la sua fuga stava per terminare, ha tentato di sfuggire alle pattuglie della Polizia, ma ha urtato varie auto in sosta cercando, a quel punto, di fuggire a piedi.
I poliziotti, dopo un breve inseguimento, sono riusciti a bloccarlo in via dei Chiavari e, riuscendo con non poca fatica a bloccarlo, considerata la viva resistenza opposta, a condurlo poi presso il Commissariato Trevi - Campo Marzio.
Nel bagagliaio dell'auto sono stati rinvenuti gli oggetti rubati nell'abitazione, che sono stati restituiti ai proprietari.
L'uomo, identificato per N.G., albanese di 27 anni, è stato tratto in arresto e dovrà rispondere di furto aggravato, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, danneggiamento e di inottemperanza al decreto di espulsione.
Roma, 5 luglio 2010.