
I fatti risalgono allo scorso 23 gennaio, quando un giovane studente, 17enne di origini filippine, è stato aggredito e ferito al collo con un’arma da taglio in piazza Testaccio. Stava rientrando a casa, all’uscita di scuola, quando è stato raggiunto da una coltellata e trasportato d’urgenza al pronto soccorso.
Il presunto responsabile, un 17enne di origini italo-egiziane, a seguito di un’indagine coordinata dalla procura della Repubblica presso il Tribunale dei minorenni, è stato individuato dagli agenti della squadra Mobile, che ieri pomeriggio lo hanno rintracciato all’interno della sua abitazione. Il giovane – indagato per tentato omicidio aggravato e porto d’armi o oggetti atti ad offendere – è stato collocato in comunità all’esito dell’ordinanza emessa dal Giudice per le indagini preliminari.
L’attività investigativa, avviata dalla squadra mobile capitolina a seguito della segnalazione dell’episodio all’ 1 1 2 (N.U.E.) e proseguita senza sosta con le audizioni dei testimoni presenti, ha permesso di raccogliere gravi ed univoci indizi di colpevolezza nei confronti del diciassettenne.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’aggressione sarebbe scaturita da una lite avvenuta a scuola, qualche ora prima, tra la vittima ed altri due compagni, poi proseguita in piazza testaccio con un incontro di chiarimento. In quel frangente, il 17enne italo-egiziano, fino a quel momento estraneo ai fatti, senza alcun apparente motivo, avrebbe aggredito la vittima spingendola a terra e colpendola al collo con un coltello dopo essersi avventato sopra di lei. Successivamente, gettata l’arma, avrebbe continuato a scagliarsi contro di lei per fuggire via.