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Arrestato un cittadino marocchino di 38 anni e un cittadino italiano di 67 anni poiché gravemente indiziati del reato di spaccio di sostanza stupefacente.

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A seguito di scrupolose indagini, sequestrati circa 260 kg di hashish e 24900 euro in contanti.

Gli agenti della Polizia di Stato del XIV Distretto Primavalle, a seguito degli intensificati  servizi predisposti dalla Questura di Roma, in seguito ai recenti tragici fatti di cronaca avvenuti nella zona, volti soprattutto al contrasto dello spaccio di stupefacenti, hanno arrestato, poiché gravemente indiziati del reato di spaccio, un cittadino marocchino di 38 anni e un italiano di 67.

I poliziotti, a seguito di scrupolose indagini, sono risaliti ad un soggetto dedito allo spaccio a bordo della sua autovettura. Durante le attività gli agenti lo hanno intercettato nell’auto mentre si trovava con un altro uomo ed hanno iniziato un pedinamento.

I due, percorso il Grande Raccordo Anulare, sono usciti in via Anagnina dove sono stati fermati dagli agenti, che hanno constatato l’effettiva presenza nell’auto di due doppi fondi sotto i due sedili anteriori, azionabili elettronicamente e, sotto quello lato guida, hanno rinvenuto due buste termosaldate sottovuoto contenenti 24900 euro totali. Controllato il telefono del conducente dell’auto, gli investigatori, unitamente ai due ragazzi in precedenza fermati e che erano stati fatti salire su un’altra auto civetta, hanno seguito la strada impostata sul navigatore raggiungendo così il punto prestabilito, per verificare se il denaro rinvenuto servisse per acquistare sostanza stupefacente.

Durante il tragitto sono arrivati diversi messaggi sul telefono preso in custodia dagli agenti da parte di una persona che indicava, una volta arrivati sul punto d’incontro, di cercare un uomo con un cappello a bordo di un’auto grigia. Raggiunto il punto di destinazione, l’uomo che probabilmente doveva ricevere il denaro in possesso delle due persone precedentemente bloccate si è avvicinato agli agenti, chiedendo loro se fossero le persone che dovevano portargli i soldi. A quel punto è stato fermato e portato presso gli uffici di polizia per ulteriori accertamenti.

Nel contempo, sullo stesso telefono, sono arrivati altri messaggi che indicavano al destinatario di portarsi in via del Casale Agostinelli per ritirare la droga. Raggiunta la via, i poliziotti si sono fermati in attesa di ulteriori messaggi, ma dopo poco sono giunte due autovetture che facevano segno di seguirle. Dopo poche centinaia di metri, l’auto in testa ha accostato al ciglio della strada e il conducente, un cittadino marocchino di 38 anni, è sceso dal mezzo consegnando alla seconda vettura guidata dall’italiano 67enne una pesante busta azzurra.

A questo punto i poliziotti hanno bloccato il conducente del secondo mezzo, mentre l’altro che già si trovava fuori dall’auto ha tentato la fuga a piedi, ma è stato immediatamente fermato. Dai successivi accertamenti, si è riscontrato che nella busta consegnata alla seconda vettura vi erano 15 kg di hashish, mentre all’interno della prima vettura, sui sedili anteriori, vi era una busta identica contenente 5 kg di hashish e nei sedili posteriori e nel baule vi erano ulteriori sei pacchi contenenti ciascuno 40 kg di droga, per un peso totale di circa 240 kg di hashish.

Durante le perquisizioni domiciliari, che hanno coinvolto tutte le persone fermate, sono stati rinvenuti ulteriori 100 grammi di hashish e materiale per il confezionamento.

Alla fine degli accertamenti il cittadino marocchino e l’italiano di 67 anni sono stati arrestati e, a seguito della convalida da parte dell’Autorità Giudiziaria, associati in carcere.

Mentre le altre persone fermate, i due italiani di 23 e 24 anni - che avevano i soldi - e l’uomo con il cappello che li aspettava, italiano di 43 anni, sono stati denunciati in stato di libertà sempre per reati inerenti gli stupefacenti.

La droga, i soldi e tutte le autovetture utilizzate per la commissione del reato sono stati sequestrati.

Ad ogni modo gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.


15/09/2023

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